L’incontro di Silvio Berlusconi con il Papa, sabato mattina all’aeroporto di Ciampino, sembra essere il segnale di una nuova fase nei rapporti tra Stato italiano e Chiesa cattolica.
Per ottenere questo risultato, nessuno sa che prezzo abbia promesso di pagare Berlusconi, il quale però, come dimostra la foto, riferita a altra circostanza, pubblicata qui soot, è pronto a tutto, compreso baciare la mano del Papa, un atto di omaggio e sottomissione di sapore feudale che nessun altro capo di Governo al mondo, anche se di fede cattolica, farebbe mai.
Secondo il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, al centro dell’incontro blitz sono stati i temi della politica internazionale, e in particolare gli esiti del vertice di Pittsburgh. Secondo padre Lombardi, non si è parlato invece su temi di politica italiana.
L’incontro fra BVerlusconi e il Papa si è svolto all’aeroporto militare di Ciampino, a Roma. Qui il presidente del Consiglio ha salutato Benedetto XVI, in partenza per il viaggio apostolico nella Repubblica Ceca. Diversamente da altre occasioni, l’auto del Vaticano con a bordo il Pontefice si è fermata non sulla pista ma all’ingresso principale della sala di rappresentanza del 31esimo Stormo, lontano dagli occhi di cronisti e operatori.
Qui, è avvenuto il primo saluto con il premier. Dall’interno della sala, i due personaggi sono poi usciti e si sono ,mostrati assieme, percorrendo l’uno accanto all’altro, sorridenti e colloquiando, la quarantina di metri che li separavano dalle scalette dell’aereo, un Airbus 320 dell’Alitalia. Durante il breve tragitto hanno salutato le altre autorità presenti. Berlusconi, in compagnia di Gianni Letta, ha accompagnato Benedetto XVI fin sotto le scalette dell’aereo.
Quindi il premier ha salutato l’amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, lasciando lo scalo romano alle 9:33. L’incontro è il primo dopo le polemiche estivd sulla condotta privata di Berlusconi, culminate nel caso Boffo, l’ex direttore del quotidiano dei vescovi italiani, Avvenire, che aveva assunto posizioni molto critiche nei suoi confronti.
Si è trattato chiaramente di un saluto non casuale e preparato con molta discrezione, visto che il Pontefice nei viaggi apostolici è sempre partito dall’aeroporto di Fiumicino anziché da Ciampino.
L’incontro è stato accompagnato da rigide misure di sicurezza, con tiratori scelti e unità cinofile. Il rientro del Pontefice a Roma è in programma il 28 settembre.