Questa dello sciogliere e rimandare davanti agli elettori solo la Camera dei deputati se i deputati votano contro Berlusconi merita un “attimino” di attenzione. Cronisti e analisti politici l’hanno spiegata in varia e complessa maniera: Berlusconi dice così perché così fa sapere ai deputati che solo loro rischiano di andare a casa e quindi ci pensano due volte, hai visto mai che così ricompare e resuscita la maggioranza pro Berlusconi tra i deputati? Oppure: è una frase, un grido già da comizio elettorale, anche se neanche Berlusconi ci crede davvero. Oppure: Berlusconi ci crede sul serio, ha già mobilitato costituzionalisti e farà pressioni su Napolitano. Oppure…Si sono mibilitati e mossi opinionisti e giuristi per leggere, pesare e capire. Ma è tutto semplice, molto più semplice.
Sondaggi elettorali in una mano e legge elettorale in un’altra, Berlusconi ha appreso quel che tutti in realtà sanno: se si vota lui, in alleanza con Bossi e Storace può arrivare “primo” alla Camera dei deputati e rischia grosso di non arrivare “primo” al Senato. Per cui Berlusconi fa due più due: dove posso vincere si vota, dove rischio di non vincere non si vota. Tanto per dirla in termini che sarebbero cari a Berlusconi stesso, se il pronostico dice che Milan-Juventus a San Siro è favorevole ai rossoneri, allora a San Siro si gioca. Se invece il pronostico è dubbio o sfavorevole per i rossoneri a Juventus-Milan giocata all’Olimpico di Torino, allora a Torino non si gioca, vale e resta il risultato dell’ultima Juventus-Milan in cui vinse il Milan. Oppure: se c’è una partita di tennis in cui uno dei giocatori è forte di “rovescio” e debole di “dritto”, si stabilisce che si può giocare solo di “rovescio”.
Il problema elettorale, il primo anche se non l’unico per Berlusconi si chiama Senato. Lì c’è un premio di maggioranza che scatta Regione per Regione e Pdl più Lega e la Destra,se i contendenti sono la sinistra e il centro, in molte Regioni possono non arrivare “primi” e quindi non prendere il premio in seggi. Quindi Berlusconi non vince. Strana e stramba legge elettorale? L’ha fatta Calderoli e Berlusconi l’ha sempre difesa. Ora però gli serve “sterilizzarla” al Senato.Votare insomma con la legge elettorale che c’è ma solo dove gli conviene: questa è la logica. Semplice, lineare, astuto e deciso. Come quello che mentre gioca una partita di pallone si accorge che può anche non vincerla e prende il pallone e lo porta via dicendo: è mio! Una variazione appena più raffinata.