Silvio Berlusconi sbarca sul social network più famoso del mondo: facebook. Entro trenta giorni il presidente del Consiglio aprirà il suo profilo e potrà quindi comunicare direttamente con i suoi sostenitori. Nel frattempo il suo staff studierà il modo migliore per farlo, analizzando le pagine di uomini politici e delle grandi star internazionali. E dovrà anche insegnare bene al premier come si naviga vista che il responsabile Internet del Pdl, Antonio Palmieri, rivela: “Berlusconi non da navigare”.
Ad aprile era uscita la notizia che il Cavaliere si stava allenando, insieme ai suoi collaboratori, ad utilizzare Facebook. Pochi giorni prima il premier aveva per la prima volta comunicato con i propri sostenitori utilizzando Facebook: postando un suo video sulla pagina del Giornale. Ora sembra che il premier sia pronto per una nuova offensiva mediatica: sbarcare direttamente sul Web. Parlare alla gente senza mediazioni.
A raccontarlo, in esclusiva sul prossimo numero di ‘A’, il settimanale diretto da Maria Latella, è Antonio Palmieri, da diciotto anni uomo Internet del premier. “Ci siamo dati queste quattro settimane perché stiamo studiando la rete sociale di Barack Obama, quella di Sarkozy. Siamo un po’ secchioni e abbiamo anche analizzato nei dettagli la campagna elettorale fatta su Facebook dal nuovo primo ministro britannico David Cameron e dal suo alleato Nick Clegg. Ma non ci siamo fermati alla politica: per cogliere ogni opportunità abbiamo fatto anche irruzioni nel mondo delle star. Del cinema e dello sport”.
Palmieri parla delle curiosità del premier legate al mondo del web e dice: “Non sa navigare, ma capisce fino in fondo le potenzialità di Internet. E non a caso proprio sul suo sito ForzaSilvio.it andrà in onda tra una manciata di giorni la prima audio intervista del presidente del Consiglio. Prima? Palmieri spiega: Berlusconi ci ha chiesto che fosse la gente a intervistarlo. Noi abbiamo aperto una spazio sul sito e in trentasei ore ci sono arrivate 8703 domande. Ne abbiamo selezionate una ventina. Ma la novità è enorme: è la prima volta nella storia politica che un premier si fa intervistare dal popolo. Poi ancora una curiosità: il sito del Cavaliere è arrivato a 234 mila registrazioni. E facendo le proporzioni con la popolazione Usa e il numero di elettori, vince la sfida con quello di Obama”.