Resta ”il rammarico” perché il Pdl, ”anche per effetto di una opposizione evanescente” poteva essere ”il partito perfetto”, capace ”di rappresentare molte istanze” con ”il coagulo forte nella personalità di Berlusconi”. Invece, aggiunge Campi ”ora l’unica cosa che chiederei al partito è di non presentarsi più come liberale”.
Se a Fini, dopo che ”era stato detto che le sue posizioni erano strumentali”, la situazione ora ”potrebbe consentire di muoversi senza più alibi mettendo alla prova il suo nuovo corso e inserendo un elemento di dinamicità in un panorama stagnante”, il Pdl rischia invece ”di somigliare a una caserma”.
Eliminata una corrente, è il ragionamento di Campi, ”potenzialmente si elimineranno le altre che timidamente si erano formate” perche’ ”l’allontanamento di Fini potrebbe avere un effetto inibente”.