Si tratta di questioni politiche molto importanti. Berlusconi ieri ha chiesto le dimissioni di Fini da Presidente della Camera, confermando in questo la sua visione proprietaria della democrazia: il Presidente del Consiglio non sopporta l’equilibrio tra le cariche dello Stato, non sopporta il dissenso e pensa che la legge sia uguale per tutti ma non per lui e per i suoi amici. In piu’, e qui siamo al paradosso, vuole cacciare Fini ma non vuole cacciare i ministri finiani dal Governo”. ”Oggi, piu’ di ieri, dopo le parole di Fini la crisi e’ aperta. Fini ha chiaramente detto che rendera’ difficile la vita al Governo non garantendo la fiducia a priori, ma ragionando su ogni provvedimento. Sono chiari i riferimenti a provvedimenti che Fini ha considerato un tradimento degli impegni con gli elettori. Ci troviamo di fronte al fallimento del progetto politico del PDL e di fronte ad una seria crisi istituzionale. Berlusconi ne prenda atto e venga in Parlamento al piu’ presto. Camera e Senato devono poter discutere di quello che sta avvenendo. Non e’ possibile fare finta di niente”.
17.15 – ALEMANNO, SCHIERATO CON CHIAREZZA CON BERLUSCONI – ”Sono schierato con chiarezza dalla parte di Berlusconi, mi dispiace per quanto accaduto, pero’ sto nel Pdl convintamente”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, commentando a margine di una manifestazione sociale all’Aquila il divorzio tra il premier, Silvio Berlusconi, e il presidente della Camera, Gianfranco Fini.
17.12 – DE POLI (UDC), IN CORSO INDECENTE CAMPAGNA ACQUISTI – ”In queste ore in Parlamento e’ in corso un’indecente campagna acquisti. Consiglio a tutti di non perdere il senso della misura e di mantenere un comportamento serio e responsabile poiche’ le conseguenze potrebbero gettare grave discredito sulle istituzioni e generare effetti davvero spiacevoli”. Lo dichiara Antonio De Poli, portavoce nazionale dell’UDC.
17.09 – NAPOLI, COMPORTAMENTO FINI APRE FALLA IN GARANZIE – Gianfranco Fini ”e’ in fuga da se stesso”. E’ l’opinione del vicepresidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli, secondo cui l’ex leader di An ”fa pagare al Paese il prezzo delle sue ambizioni personali perche’ nessun italiano si e’ accorto di avere meno liberta”’. ”Spieghi Fini come fara’ a essere imparziale presidente della Camera – aggiunge Napoli – e fazioso uomo politico. E’ evidente che da oggi si apre una falla enorme nel sistema delle garanzie istituzionali”.
17.09 – BONIVER, STRAPPO FINI E’ RITORNO A FRANCHI TIRATORI – Con la costituzione alla Camera del nuovo gruppo dei finiani, ”le lancette dell’orologio sono tornate alla politica delle mani libere e dei franchi tiratori”. Lo sostiene Margherita Boniver, deputato Pdl e presidente del Comitato Schengen. ”Le conseguenze – aggiunge – sono sotto gli occhi di tutti e facilmente prevedibili: viene formalizzata una vera e propria guerriglia all’interno di questa maggioranza. Mi auguro che il Premier agisca con la massima determinazione e tragga da questo delicato passaggio le logiche deduzioni”.
16.56 – BONDI,RUOLO GARANZIA INCONCILIABILE CON GRUPPO POLITICO – ”Questa mattina gli uffici del Presidente della Camera hanno finito per assomigliare alla sede di una corrente politica”. Lo dice il coordinatore nazionale del Pdl, senatore Sandro Bondi. ”Con il tempo – aggiunge – anche l’onorevole Fini non potra’ non prendere atto di come sia impossibile, oltre che inopportuno, esercitare un ruolo di garanzia, come quello attribuito al Presidente della Camera, e nello stesso tempo quello di ispiratore di un gruppo parlamentare”.
16.51 – CICCHITTO, ROTTURA POLITICA. FINI RIMUOVE SUE POLEMICHE – La rottura tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini e’ avvenuta ”per una logica politica, e non aziendale”. Il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, replica cosi’ alle affermazioni del presidente della Camera, accusandolo di ”avere rimosso i mesi di polemica martellante da lui condotta e da alcuni parlamentari a lui legati”. E’ stato questo comportamento, secondo il presidente dei deputati Pdl, ”che ha provocato la crisi del Pdl e una situazione di incompatibilita’ politica”. Di qui, sostiene, e’ infatti derivata ”la rottura e l’affermazione contenuta nel documento del Pdl sulla caduta del rapporto di fiducia che ha portato il Pdl a eleggerlo a presidente della Camera per divenire espressione delle istituzioni, ma nel quadro di un rapporto di solidarieta’ politica con il centro-destra”. ”Quello che e’ certo – conclude Cicchitto – e’ che c’e’ stato un netto chiarimento a livello politico e del partito. Cio’ pone al Pdl l’esigenza di un forte rilancio politico e organizzativo”.
16.49 – GIORGIO CONTE ‘REGGENTE’ GRUPPO FINIANI ALLA CAMERA – E’ Giorgio Conte il ”reggente” del gruppo di Futuro Liberta’ Italia alla Camera. Lo ha annunciato in aula il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi, che ha comunicato la costituzione del nuovo gruppo. Lupi ha detto che in attesa della costituzione degli organi del nuovo gruppo e dell’elezione del capogruppo, ”la rappresentanza e’ assicurata da Giorgio Conte”. Cio’ significa che sara’ lui a partecipare alle eventuali riunioni della Conferenza dei capigruppo. Giorgio Conte, 49 anni, vicentino, e’ deputato in questa legislatura dal 10 giugno scorso, quando e’ subentrato a Elisabetta Gardini, a sua volta entrata al Parlamento europeo. Conte e’ pero’ stato deputato anche nelle due precedenti legislature, durante le quali e’ stato membro della Commissione Affari costituzionali.
16.21 – COSTITUITO GRUPPO CAMERA DI FUTURO E LIBERTA PER L’ITALIA – E’ stata data formale annunzio, all’inizio della seduta della Camera del pomeriggio della costituzione del gruppo ”Futuro e liberta’per l’Italia”. Il Presidente di turno, Maurizio Lupi, ha dato lettura dei nomi di coloro che hanno aderito al nuovo gruppo.
Hanno aderito al nuovo gruppo – ha spiegato il vicepresidente Lupi – Enzo Raisi, Italo Bocchino, Luca Barbareschi, Maria Grazia Siliquini, Benedetto Della Vedova, Angela Napoli, Francesco Proietti Cosimi, Aldo Di Biagio, Francesco Divella, Claudio Barbaro, Antonio Bonfiglio, Giuseppe Scalia, Antonino Lo Presti, Flavia Perina, Fabio Granata, Carmelo Briguglio, Giorgio Conte, Luca Bellotti, Alessandro Ruben, Andrea Ronchi, Donato Lamorte, Giulia Bongiorno, Catia Polidori, Carmine Patarino, Giulia Cosenza, Silvano Moffa, Mirko Tremaglia, Adolfo Urso, Roberto Menia, Giuseppe Consolo, Giuseppe Angeli, Souad Sbai, Gianfranco Paglia. Il vicepresidente Lupi ha spiegato che il nuovo gruppo ”si riserva di comunicare il nome del presidente” e nel frattempo ”la rappresentanza del gruppo e’ affidata a Giorgio Conte”.
16.02 – STUDENTI PER LIBERTA’, FIRMA DOCUMENTO IRRINUNCIABILE – ”Sottoscrivere, anche nel movimento giovanile, il documento approvato ieri dall’Ufficio di Presidenza del Pdl, e’ un passaggio che non si puo’ eludere”. E’ quanto afferma Pietro De Leo, portavoce nazionale di Studenti per le Liberta’, movimento universitario dei giovani del Pdl. ”Giovane Italia, infatti – spiega – poggia le sue basi su valori comuni, tra i quali il garantismo e la centralita’ della persona, nel segno di una grande leadership, quella di Silvio Berlusconi. Chi non e’ piu’ in grado di condividere questi principi e’ il caso che esca allo scoperto, onde evitare fastidiosi controcanti e inutili polemiche che avrebbero soltanto il compito di frenare la realizzazione di un progetto in cui crediamo e che e’ l’unico approdo della nostra passione politica”.
15.53 – PDL: BERSANI, TROPPE FALLE, GOVERNO NON C’E’ PIU’ – ”E’ sempre difficile dire quanto possa durare la respirazione artificiale ma il governo non c’e’ piu’. Le cose dette fin qui dalla maggioranza, nelle sue varie anime, dimostrano che bisogna guardare la realta’. Non si puo’ sperare di galleggiare con falle cosi’ evidenti nella barca”. Cosi’ il segretario del Pd Pier Luigi Bersani rilancia ”una fase di transizione per poi andare al voto in una logica bipolare” dopo le parole del presidente della Camera Gianfranco Fini.
Legge elettorale, misure economiche e sociali per il paese, norme anticorruzione sono gli oggetti della piattaforma di un governo di transizione, che il Pd propone alla luce della rottura dentro il Pdl. ”La maggioranza prenda atto della sua crisi – afferma Bersani – questa e’ la sostanza e bisogna andare fino in fondo. Se si riflette di una fase nuova siamo pronti a sostenere una transizione. Poi ognuno fa la sua proposta al paese, in una logica bipolare”. Un governo di transizione che potrebbe anche chiudere la partita del federalismo a patto che, spiega il leader Pd, ci sia un confronto: ”Noi abbiamo la nostra piattaforma e siamo pronti a discuterne”.
15.52 – PARLAMENTARI FINIANI IN MASSA A CONFERENZA STAMPA LEADER – I numeri ufficiali dei gruppi parlamentari dei finiani non sono ancor noti, ma intanto i senatori e i deputati che hanno aderito all’iniziativa del Presidente della Camera hanno voluto mostrarsi alla stampa. Essi, infatti, erano presenti in massa alla dichiarazione fatta alla stampa da Fini nella sala dell’Hotel Minerva. La sala, gia’ piena di giornalisti, e’ stata riempita pochi minuti prima dell’inizio della dichiarazione di Fini, dai suoi parlamentari che si sono disposti ai due lati del tavolo da cui ha parlato poi il presidente della Camera. Tutti sorridenti, come a volerci ”mettere la faccia”. Tra i numerosi deputati e senatori assiepati c’erano, in prima fila, Carmelo Briguglio, Italo Bocchino e Fabio Granata, deferiti ieri dall’ufficio di presidenza del Pdl. Accanto a loro Benedetto della Vedova, Adolfo Urso, Roberto Menia, Ida Germontani, Maria Grazia Siliquini, Flavia Perino, Silvano Moffa, e altri ancora nelle seconde e terze file. Non si sono visti alcuni parlamentari considerati in dubbio come Mario Baldassarre, Andrea Augello e Pasquale Viespoli.