Berlusconi sicuro: “Nessuna alternativa al nostro governo” e poi “Ripresenteremo legge sulle intercettazioni”

Silvio Berlusconi

”Non lasciatevi ingannare da tutto ciò che viene detto o scritto. Noi abbiamo continuato a lavorare anche in agosto e continueremo a farlo nella convinzione che non ci sono altre alternative”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico alla festa del Pdl a Milano. Un’analisi, quella di Berlusconi, che non collima con quella del leader leghista, Umberto Bossi, secondo il quale la maggioranza è in bilico, non potendo contare più sui voti di Gianfranco Fini.

Il governo, promette poi il Cavaliere, ripresenterà la legge sulle intercettazioni. “Siamo ancora impegnati a lottare per l’inviolabilita’ delle nostre conversazioni – ha detto il premier -, ho parlato oggi con il ministro della Giustizia Alfano e ripresenteremo la legge”. ”Lasciamo agli altri le polemiche e i veleni, a noi interessa lavorare e fare le riforme – prosegue – E’ questo il modo migliore per onorare i 150 anni dell’unita’ d’Italia”.

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico con la Festa della Liberta’, ha esordito spiegando che voleva fare solo un saluto riservandosi al 3 ottobre, giorno della chiusura della festa, il suo intervento. Poi, sollecitato anche dal ministro Ignazio La Russa, ha spiegato l’importanza della festa organizzata a Milano. ”Il 3 ottobre – ha detto – quando saro’ li’ sara’ una bella occasione, come lo saranno questi dieci giorni, di mettersi a disposizione dei cittadini per far conoscere cosa ha fatto il nostro governo e cosa intende fare nella seconda parte della legislatura per quanto riguarda la sicurezza, la riforma fiscale, l’immigrazione e tutte le riforme”.

Berlusconi ha quindi ricordato alcuni dati relativi all’azione del governo: ”Mai come in questo periodo, per quanto riguarda l’immigrazione – ha spiegato – si sono registrati cosi’ pochi arrivi nel nostro Paese. Il nostro governo ha dato vita a un’azione di contrasto della criminalita’ che nessun altro governo aveva messo in campo. Siamo riusciti ad arrestare 6.500 presunti mafiosi e tra questi 26 dei 30 piu’ pericolosi latitanti. Inoltre tra sequestri e confische abbiamo recuperato 16 miliardi di euro, parte dei quali messi a disposizione delle forze dell’ordine”.

”Siamo sereni – ha concluso – coscienti della responsabilita’ che ci e’ stata data dagli elettori”. Infine il presidente del Consiglio ha letto parte del discorso che fece nel ’94 per annunciare la sua discesa in campo, spiegando che di quell’intervento non dovrebbe essere tolta una virgola ”perche’ contiene i nostri valori”.

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