Berlusconi e i gay, siluri dalla stampa straniera: “Il Cavaliere affonda nella volgarità”

Silvio Berlusconi

La gaffe di Silvio Berlusconi sui gay travalica i confini nazionali ed affolla prime pagine e commenti dei principali quotidiani stranieri. Cambiano i dettagli, ma le analisi dei vari New York Times, Financial Times e Washington Post sono tutte concordi nell’individuare in Berlusconi un leader in difficoltà che si aggrappa alle battute, non sempre efficaci, per tenere insieme i pezzi di una situazione politica oramai fuori controllo.

Durissima, in particolare, la stampa tedesca con la  Frankfurter Allgemeine che parla di “inarrestabile declino dell’era Berlusconi”. Sulla stessa lunghezza d’onda un altro grande quotidiano tedesco, la Sueddeutsche Zeitung, che dedica allo scandalo Ruby l’intera terza pagina.

Dalla Gran Bretagna non sono più morbidi, anzi. Il Times ironizza su una battuta che, stavolta “non ha fatto ridere granchè” ed ha imbarazzato persino alleati del Cavaliere come il ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna, irritata, secondo il quotidiano, perché “”certe battute oscurano il buon lavoro fatto dal governo per fare avanzare i diritti degli omosessuali”.

Il Daily Telegraph, invece, parla direttamente di “insulto agli omosessuali” mentre il Guardian dà voce alla protesta di Julianne Moore, attrice presente al Festival di Roma con suo nuovo film “The kids are all right”, storia di due lesbiche che adottano un bambino, secondo cui la battuta di Berlusconi è “spiacevole, arcaica e scema”.

Negli States affaccendati con le elezioni di mid term il premier si guadagna comunque il suo spazio. Per il New York Times “Il successo del premier italiano viene attribuito in larga misura alla sua capacità di connettere con la gente, talvolta raccontando barzellette spinte, ma in questo caso la sua abilità lo ha tradito”. Berlusconi, conclude l’articolo, “ha rotto con uno dei suoi alleati chiave e la sua vita personale è diventata materiale da tabloid”.

Il Financial Times, nel suo articolo dal titolo “Berlusconi cerca di metterla in ridere” spiega che “il caso della minorenne marocchina 2 potrebbe risultare uno scandalo di troppo”, e ipotizza scenari in cui lo stesso centro destra potrebbe scegliere di disarcionare il Cavaliere. Il Ft cita fonti ufficiali e indiscrezioni e spiega che alcuni esponenti del Pdl avrebbero “concluso in privato che Berlusconi è un handicap per il governo e che dovrebbe dimettersi per permettere una ordinata transizione di potere senza convocare nuove elezioni”. Dimettersi, per il Financial Times, per fare spazio a Letta o Tremonti, due politici lontanissimi dall’uso sistematico della battuta come strategia di comunicazione.

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Emiliano Condò