Berlusconi: “Io azzannato da tutte le parti. Vinceremo e riorganizzeremo il Pdl”

Silvio Berlusconi (foto lapresse)

ROMA – Si sente azzannato come da un branco, da tutte le parti, il premier Silvio Berlusconi. Risponde attaccando tutti, i giudici in primis. “Talvolta ti azzannano da tutte le parti ma tu sei convinto di essere nel giusto e vai avanti per la tua strada. Ma se molti ti abbracciano vai avanti meglio”, ha detto a un convegno Pdl.

E ancora: “Finalmente dopo un anno di critiche Fini se ne è andato. Finché c’è stato lui non è stato possibile fare la riforma della giustizia perché c’era un patto tra lui e i magistrati che gli garantivano protezione, mentre lui garantiva a loro che non sarebbe mai passata dalla Camera una riforma della giustizia sgradita ai magistrati e che solo quando Berlusconi non ci fosse stato più lui avrebbe discusso con i giudici una riforma della giustizia”.

”Vinceremo le amministrative, come abbiamo vinto le altre elezioni e in seguito ci dedicheremo alla riorganizzazione del partito, anche con convegni’. ”Entro due settimane avremo alla Camera una maggioranza di 330 parlamentari, contro il 297 dell’opposizione, se due parlamentari dell’opposizione manterranno l’impegno di non votare o astenersi” nei prossimi passaggi in aula. ”Portare il Pdl al 58%”: E’ l’ambizione del premier che spiega: ”Quando abbiamo fondato il Pdl come costola del Ppe abbiamo puntato a superare il 50%. Oggi Giovanardi giustamente ricorda che gli ultimi risultati del pentapartito si aggirarono intorno al 52%. E poiche’ Gasparri mi fa notare che bisogna aggiungere ad ex Dc ed ex Psi almeno il 6 per cento di An, direi che dobbiamo puntare al 58%, perché nella vita occorre darsi obiettivi ambiziosi”.

Su Casini: ”Veramente non so immaginare con quali argomenti Pier Ferdinando Casini spiegherà agli elettori la sua prossima alleanza con i comunisti”.

”Ho giurato che nessuno dei fatti sul quale i magistrati hanno costruito i 31 processi che mi riguardano corrispondono a realtà. Alla fine ci sara’ un giudice a Berlino. Non sono mai stato preoccupato”.

”Certo non fa bene all’immagine dell’Italia e del governo che il presidente del Consiglio abbia in casa la magistratura addosso per 31 processi. La sua immagine diventa peggiore di quella di Al Capone”.

”I comunisti hanno sempre considerato la storia come una lunga marcia verso una società senza classi e considerano non solo un diritto, ma un dovere eliminare anche fisicamente chi avversa questa lunga marcia. E questo fa dell’ideologia comunista la più disumana e criminale dell’intera storia dell’uomo”, racconta il premier

”In Italia la sinistra è rimasta comunista – prosegue il premier – i grandi capi di oggi erano protagonisti giovani nell’89, e non hanno mai cambiato idea o rinnegato il loro passato. Se guardiamo come fanno l’opposizione ne abbiamo la conferma: tutto ciò che fa il governo è male e va avversato. Non hanno altro modo di comportarsi che quello di calunniare e insolentire la maggioranza e usare i loro giudici per far fuori gli avversari che considerano nemici”. E quanto alle amministrative, il Cavaliere invita i presenti a fare proseliti ricordando ciò che la sinistra farà: ”Reintroduzione dell’Ici sulla prima casa, aumento dell’imposta sui risparmio, patrimoniale su beni mobili ed immobili, intercettazioni a go-go, frontiere spalancate. E dopo 5 anni diritto di voto agli immigrati, per ribaltare in questo modo la bilancia che finora ha sempre visto prevalere noi persone moderate e di buon senso”.

LODO MONDADORI Sul lodo Mondadori per Berlusconi sarebbe stata tentata una ”rapina a mano armata” con un attacco patrimoniale che, pero’, ”noi vinceremo”. Parlando del lodo raggiunto con ”la tessera numero uno del Pd, Carlo de Benedetti”. Berlusconi sostiene che i danni riconosciuti a De Benedetti ammontano a 750 milioni di euro contro i 250 milioni di valore della maggioranza della Mondadori. ”Dopo avere attentato alla mia vita con un chilo e seicento grammi di marmo – dice Berlusconi – che avrei potuto non essere qui a parlarne, hanno tentato anche un assalto patrimoniale contro di me e un giudice singolo ha formalizzato una sentenza sul Lodo Mondadori che non esito a definire una rapina a mano armata”.

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