ROMA – La polemica fa bene al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: ne è convinto il Giornale, che cita i dati del sondaggio realizzato dall’Istituto di Nicola Piepoli e diffuso da Affaritaliani.it.
I dati di Piepoli segnalano che il consenso nei confronti di Berlusconi avrebbe toccato quota 50 per cento, in crescita di 4 punti nelle ultime tre settimane, mentre la coalizione di governo resterebbe stabile al 43 per cento.
La rivelazione di Piepoli, sottolinea Fabrizio De Feo sul Giornale, mostra “un gradimento ad personam, tutto concentrato sul presidente del Consiglio, senza altre grandi variazioni di rilievo”.
“Si tratta di una personificazione della politica. Le ultime polemiche hanno certamente giovato al premier, anche perché il consenso nella magistratura è stabile rispetto a dieci anni fa e non è salito: è al 64 per cento, dopo essere stato al 67 nel 2009 e al 57-58 per cento l’anno scorso”, spiega Piepoli al Giornale.
“Berlusconi, a parte il presidente Giorgio Napolitano, batte tutti gli altri leader politici. Pierluigi Bersani è al 39 per cent0, Nichi Vendola al 37. Pier Ferdinando Casini ha una fiducia pari al 31 per cento. Male Gianfranco Fini al 28 per cento poco sotto ad Antonio Di Pietro (29). Umberto Bossi è, invece, al 25″.
“All’aumento di consenso per Berlusconi, corrisponde la previsione di una netta vittoria dell’attuale maggioranza in caso di elezioni politiche anticipate. Il Popolo della Libertà, secondo Piepoli, sarebbe in crescita, al 32 per cento. In leggero ribasso la Lega al 9,5 per cento. Altri di centrodestra all’1,5 e totale della coalizione al 43 per cento. Il Pd è in lieve rialzo al 26,5 per cento, ma scendono l’Idv e (4,5 per cento) e Sinistra Ecologia Libertà (6,5 per cento). Altri di centrosinistra 3 per cento.
Nel complesso il centrosinistra si attesta al 40,5 per cento, 2,5 punti in meno rispetto allo schieramento guidato da Berlusconi. Stabile all’11 per cento il Terzo Polo, con l’Udc in flessione al 6 per cento e Fli in moderata crescita al 4 per cento. Altri (Api e Mpa) fermi all’1. Il Movimento di Beppe Grillo è stabile al 3 per cento. E le altre formazioni raccolgono il 2,5 per cento.
Il consenso in crescita, scrive De Feo, non potrà che “rafforzare la volontà di procedere con decisione sul fronte della riforma costituzionale della giustizia.
Il ministro della Giustizia Angelino Alfano vorrebbe arrivare al voto entro l’estate. “Abbiamo lavorato sulla scansione temporale del provvedimento da proporre, ha detto Alfano, intendiamo procedere a un ampio confronto con tutte le forze politiche. Crediamo che comunque ci siano i tempi per arrivare a un confronto con tutti coloro che i gruppi riterranno di dover audire”.
Oltre alla riforma costituzionale della giustizia è prevista un’accelerazione su testamento biologico, che arriverà alla Camera a maggio. Impulso immediato invece al provvedimento che riduce i tempi della prescrizione per gli incensurati, il cosiddetto processo breve.”Un incardinamento effettuato a ridosso delle festività pasquali, scrive De Feo, che rappresenta un segnale chiaro della volontà della maggioranza di giocare e chiudere questa partita parlamentare nel più breve tempo possibile”.