
ROMA – Che succede se cade il governo prima delle fine di Agosto? Un sacco di cose, una di queste è che entro il 16 settembre tutti a pagare la rata dell’Imu, quella sospesa e non pagata a giugno. E che succede se il governo cade a settembre-ottobre? Un sacco di cose, una di queste è che entro il 16 dicembre si va a pagare l’Imu 2013 che nessuno avrà nel frattempo né abolito né limato. E succede anche che il primo di ottobre l’aliquota Iva del 21 per cento va al 22 per cento. Così per ironia della storia e per sorte beffarda e destino cinico e baro succede che la crisi di governo per Berlusconi condannato ci riporta l‘Imu e l’Iva, cioè ce le riporta Berlusconi. Insieme a un sacco di altre voci del “conto”.
Sei, sette miliardi sono quelli che si contava di avere a disposizione nel 2014 per investimenti nell’occupazione. Venivano fuori dal fatto che l’Italia non è più in “infrazione di deficit” e che quindi l’Europa accetta si viaggi appunto nel 2014 al massimo di deficit consentito. Un’Italia in crisi di governo e senza governo di fatto da autunno 2013 a primavera 2014 questi sei, sette miliardi li perde.
Quatrro, cinque miliardi dovevano arrivare nel 2014 da minori interessi da pagare sul debito, insomma meno spread su base annua. Ma un’Italia politicamente “instabile”, anzi terremotata meno spread su base annua se lo scorda.
Poi vanno aggiunte le spese da campagna, elettorale. No, non quelle dei partiti per manifesti, comizi, propaganda e quelle dello Stato per seggi e  schede. magari solo queste…vanno aggiunte le spese molto più grandi del sistema dei partiti che chiede voti e li chiede offrendo denaro pubblico sul territorio sociale e geografico.
Quattro da Imu, quattro da Iva, sei di finanziamenti mancati, quattro da meno spread mancato e un paio da promesse elettorali. Una ventina di miliardi sicuri: questo il conto. Sperando che il resto del mondo ci dia tempo e modo di pagarli tranquilli, senza mandare in protesto la cambiale Italia.
