ROMA – Un salvacondotto non può chiederlo esplicitamente. Ma qualche garanzia in vista della sentenza di Cassazione sul caso Mediaset, sì. E’ quello che, racconta un retroscena di Repubblica, Berlusconi avrebbe chiesto a Giorgio Napolitano nel colloquio di mercoledì.
Il Cavaliere vuole negoziare politicamente i suoi processi. Pretende un “cappello politico”. La sua richiesta, pronunciata in maniera vaga e lasciata sospesa a mezz’aria, ha come perno principale quello di una garanzia istituzionale per il futuro. «Perché non è possibile – ripete da giorni il diretto interessato – che la Cassazione, dove siede quel gentiluomo di Giorgio Santacroce, avalli questo massacro». Ma si tratta di una pretesa che sul Colle non può ottenere alcuna adesione.
Ma si tratta di una pretesa che sul Colle non può ottenere alcuna adesione. Anche per questo Berlusconi ha evitato di reclamare da Napolitano un salvacondotto preventivo. «Non credo che Berlusconi abbia chiesto nulla a Giorgio Napolitano», ha infatti detto in serata Angelino Alfano. Ma è quella l’ossessione del capo del Pdl, convinto che solo una parola del Quirinale lo potrà mettere al riparo dalla condanna definitiva. E per ottenere questo obiettivo, che passa sotto il titolo di «pacificazione», il Cavaliere è disposto a offrire tutto, anche un patto di governo che traguardi Enrico Letta fino alla presidenza italiana del semestre europeo, luglio 2014: «Il mio appoggio e quello del Pdl resta pieno e totale, nonostante l’ingiusta condanna che ho subito».