Dopo aver incassato la fiducia in Parlamento il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è andato nella mattinata di venerdì al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica, colloquio al quale ha partecipato anche Gianni Letta.
Intanto dal capogruppo di Fli, Italo Bocchino, è arrivato un invito al presidente del Consiglio: “Berlusconi non può più pensare di essere un uomo solo al comando. Ora deve armonizzare. Presto saremo determinanti anche al Senato, il premier ha perso forza attrattiva”.
”Non lo vuole mediare personalmente? Lo faccia fare – dice Bocchino a L’Avvenire – da qualcun altro…”. Letta? Alfano? Ghedini? ”Se Berlusconi cominciasse a cenare con loro per discutere su che cosa fare -dice Bocchino- non saremmo arrivati a questo punto. Anzi, riusciremmo ad andare avanti tutta la legislatura e anche ad attuare l’intero programma. Ma se al posto di quei tre sente Storace, la Santanchè e la Brambilla, allora è quasi inevitabile che venga fuori un po’ di confusione”.
“Credo – ha aggiunto il finiano – che il movimento di uscita dal Pdl andrà vanti per tutta la Legislatura perché lo scontento all’interno di quel partito e dei gruppi parlamentari è altissimo”. “Penso che mentre Berlusconi fino all’altro ieri Berlusconi aveva una capacità attrattiva perché voleva far proseguire la Legislatura – ha concluso bocchino – oggi il rischio è che Berlusconi e Bossi portino il paese al voto a marzo e molti parlamentari guardano con maggiore interesse chi come Fini e Casini vuol far durare la Legislatura magari facendo degli interventi sulla legge elettorale”.