Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a L’Aquila fa un primo bilancio della devastazione e afferma: «Non è il momento di dare luogo a discussioni. Adesso bisogna reagire con i fatti e con l’azione. Quando avremo sistemato tutte le cose, si potrà cominciare a discutere sulla prevedibilità o meno di questi terremoti», ha aggiunto riferendosi all’allarme lanciato nei giorni scorsi dal ricercatore Giampaolo Giuliani.
Giuliani aveva parlato già una settimana fa di un terremoto imminente e «disastroso», dopo aver rilevato un forte aumento di Radon, un gas che viene sprigionato dalla crosta terrestre prima di un sisma. Il tecnico aveva ricevuto un avviso di garanzia per procurato allarme e adesso sbotta: «Dal presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Boschi e da Bertolaso vorrò le scuse per tutti i morti che ci sono stati oggi a l’Aquila: hanno dichiarato il falso domenica scorsa e ho i testimoni. Le loro dichiarazioni sono false. La mia previsione purtroppo era giusta. Figuriamoci se questi (Boschi e Bertolaso, ndr) ascoltano qualcuno».
«Non esistono dati scientifici per prevenire le scosse», ha continuato invece Berlusconi. «Nessuno può dire che non ci saranno altre scosse nelle prossime ore o nei prossimi giorni», ha proseguito Berlusconi. «C’è stata – ha continuato – una riunione della commissione Grandi Rischi di cui fanno parte i maggiori esperti di ingegneria sismica in Italia. Ora bisogna pensare a risolvere la situazione e poi a come prevenire. Il messaggioche vogliamo mandare – ha concluso il premier – è che nessuno deve restare nelle case lesionate».
Un terremoto «non esteso» ma «molto dannoso». Così ha definito il sisma il capo del Dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso. In ogni caso, precisa Bertolaso «non era assolutamente prevedibile» una scossa di queste proporzioni. Sulla stessa linea il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi.
Di tutt’altro avviso il presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, che ha parlato di «una tragedia annunciata». «Erano due mesi – ha spiegato – che c’erano questi allarmi, un po’ più di prudenza e attenzione avrebbe salvato molte vite. Ci era stato detto di non preocuparci e molti stanotte sono rimasti in casa». Poi Pezzopane ha ha attaccato Berlusconi. «Spero – ha affermato ai microfoni di Sky tg 24 – non sia venuto solo a fare la sua passeggiata».