NAPOLI – Sara’ stato un caso, ma il termine del ventaglio di date proposto dalla Procura di Napoli per l’audizione di Silvio Berlusconi come parte offesa nell’inchiesta sul ricatto di cui sarebbe stato vittima da parte dell’imprenditore Gianpaolo Tarantini e di Valter Lavitola, scadeva domenica sera 18 settembre alle 20, proprio a ridosso dell’attesissimo match di campionato tra Napoli e il Milan caro al premier. In Procura a Napoli, dove il lavoro continua, naturalmente si sottolinea che non vi e’ invece alcuna partita da giocare e nessun avversario da sconfiggere e, al di la’ dei silenzi ufficiali, nemmeno alcuna intenzione ”di trappolone mediatico-politico-giudiziario” dietro alla volonta’ di ascoltare il premier, come paventato dallo stesso Berlusconi.
Il primo ventaglio di date proposte non ha, come scrive l’Ansa, carattere ultimativo essendoci la piena volonta’ ad accogliere eventuali disponibilita’ a fissare un appuntamento nei prossimi giorni. La linea della Procura e’ pero’ che il memoriale depositato da Berlusconi non e’ esaustivo e che sia necessario ascoltarlo in qualita’ di testimone. I legali indicano invece il dovere di essere presenti all’audizione, in quanto il premier e’ indagato in un procedimento a loro parere connesso, quello su Ruby instradato alla Procura di Milano, e che a Berlusconi va riconosciuta la possibilita’ anche di avvalersi della facolta’ di non rispondere.
Sul tavolo di lavoro l’ipotesi – confermata in Procura – di cui riferiva oggi Il Mattino, di connessione tra le inchieste di Napoli e quella di Bari sulle escort. Un’ipotesi giudicata interessante e supportata eventualmente con la richiesta di acquisizione delle carte baresi. Contatti potrebbero esserci nelle prossime ore per un eventuale incontro tra le due Procure.
Una svolta alla vicenda arrivera’ comunque inevitabilmente dalle decisioni, mercoledi’, dell’ottava sezione del Tribunale del Riesame di Napoli sugli ordini di custodia cautelare a carico di Tarantini, della moglie Angela Devenuto e di Lavitola e sulla competenza territoriale dell’inchiesta circa un suo eventuale trasferimento a Roma, dove ci sarebbe stato il passaggio di denaro. Tesi che Napoli potrebbe pero’ confutare. Sempre sulla competenza sara’ chiamata a decidere successivamente anche la Procura generale della Cassazione, cui si sono rivolti gli avvocati di Tarantini.
Oggi, come detto, scadeva il termine fissato per ascoltare Berlusconi, dopo che nei precedenti giorni il primo appuntamento a Palazzo Chigi con il procuratore Giovandomenico Lepore, l’aggiunto Francesco Greco ed i sostituti Vincenzo Piscitelli, Francesco Curcio ed Henry John Woodcock era saltato per il legittimo impedimento del premier a causa dei suoi impegni internazionali. E se l’incontro non ci fosse? L’accompagnamento coatto e’ considerata in Procura un’ipotesi da extrema ratio. Si tratterebbe comunque di tempi lunghi, a causa della necessita’ di chiedere l’autorizzazione alla Camera, ramo del Parlamento nel quale e’ stato eletto deputato Berlusconi e soprattutto si aprirebbe uno scontro politico-giudiziario dai toni forti. La Procura anche oggi lascia aperte le porte, sottolineando la possibilita’ di fissare nuove date per ascoltare il premier in veste di testimone e nel frattempo attende le decisioni sulla competenza che arriveranno nel corso della prossima settimana.
