L’elogio della “pennichella”, Berlusconi ha una sua tecnica

Berlusconi "appisolato"

ROMA – Chiamatelo pisolino, chiamatelo pennichella, chiamatelo anche sonno ristoratore, fatto sta che il riposino pomeridiano fa bene. E’ salutare per chi fa sport, come insegnano i campioni di basket dell’Nba che prima di ogni partita dormono almeno una mezz’oretta, ed è salutare anche al cervello: secondo gli ultimi studi sul cervello si scopre che il pisolino pomeridiano fa bene a tutto, specie alla testa.

Ma come mai dopo pranzo spesso ci si addormenta? Ci sono ragioni ben precise. I ricercatori dell’università di Manchester spiegano che dipende dagli zuccheri nel sangue: alti livelli di glucosio, inevitabili dopo un pasto, sono in grado di spegnere alcuni neuroni che dovrebbero mantenere la mente vigile e sveglia. Allo stesso modo si spiega pure la difficoltà ad addormentarci quando siamo affamati: il basso livello di zuccheri favorisce l’aumento dell’attività neuronale, mantenendo il cervello sveglio.

E proprio sull’elogio del pisolino Il Giornale fa un parallelo, avanzando addirittura una tecnica ad hoc, quella utilizzata da Silvio Berlusconi: dormire il pomeriggio, dei piccoli sonni ristoratori che gli permettono di essere sempre “attivo, sveglio, vigile, pronto.”

Certo un conto è dormire in macchina, in treno, a casa, sulla poltrona, un conto è appisolarsi in pubblico, magari durante un discorso importante. Quante volte è capitato vedere Berlusconi addormentarsi in prima fila mentre un oratore parla? Ma quindi le pennichelle che avvengono in Parlamento o in pubblico a cosa sono dovuti? Una ricerca spiega che chi dorme il pomeriggio, sfruttando beneficio dai “sonnellini lampo”, spesso è che poi la notte dorme solo tre o quattro ore. Una tecnica per recuperare quindi, come dice Il Giornale, per recuperare però di notti insonni o disturbate, di notti in cui si dorme poco o in cui c’è altro da fare…

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Alessandro Avico