ROMA – A poco più di un mese dall’udienza di rito immediato per Silvio Berlusconi sul caso Ruby, cinque opinionisti si confrontano, dalle colonne del ‘Sole24Ore’ su cosa avverrĆ nel primissimo futuro. Due sono le domande: quale sarĆ l’atteggiamento di Berlusconi sul fronte processuale e quali saranno gli sviluppi per il governo e la maggioranza.
Luca Ricolfi. Per il sociologo ed editorialista della ‘Stampa’ Luca Ricolfi Silvio Berlusconi “eviterĆ di presentarsi in Aula perchĆ© non considera Milano il tribunale che lo deve giudicare e perchĆ© non ha argomenti solidi con i quali difendersi”. Il professore pensa tra l’altro che gli avvocati del premier cercheranno qualche via d’uscita, come può essere un decreto, per far slittare in avanti l’udienza. Per quanto riguarda, invece, le ricadute politica della vicenda, Ricolfi ritiene che “si cercherĆ di votare nella primavera del 2012 dopo aver fatto qualche riforma”. Ma, avverte, “la situazione potrebbe precipitare spinta da un evento internazionale, da una congiura dei suoi o da nuove intercettazioni”.
Piero Ostellino. Sul fronte “giudiziario” la posizione di Ostellino ĆØ la stessa di Ricolfi; Berlusconi non andrĆ in aula e i suoi legali tenteranno di trovare una via d’uscita. Per quanto riguarda il fronte politico, per il giornalista “l’azione del governo dipenderĆ dalla capacitĆ di Berlusconi di raccogliere altri parlamentari per rafforzare le fila del Pdl. Con una maggioranza risicata come quella attuale ĆØ difficile governare: di sicuro nei prossimi mesi non saranno attuate le riforme strutturali di cui questo esecutivo parla da anni”.
Miguel Gotor. Secondo l’opinionista del ‘Sole24Ore’, invece, Berlusconi “non commetterĆ l’errore di sottrarsi al processo, ma con i suoi avvocati farĆ di tutto per dilatarne i tempi usando il legittimo impedimento e il conflitto di attribuzione con la magistratura ordinaria, in attesa che sia eletto il nuovo presidente della Corte Costituzionale”. Per quanto riguarda il risvolto politico della faccenda, per Gotor Berlusconi “consegnerĆ sempre più il suo destino nelle mani della Lega che avrĆ il ruolo decisivo”.
Stefano Menichini. Secondo il direttore di ‘Europa’ nel “processo che si apre il 6 aprile il premier cercherĆ di agire in modo dilatorio e ostruzionistico. Per il tipo di reato, di procedimento e per la vasta attenzione internazionale che la vicenda sta riscuotendo ĆØ il processo più pericoloso cui va incontro Silvio Berlusconi”. Sul fronte politico, per Menichini, “la tensione sarĆ permanente su ogni scelta, con l’incognita della Lega che potrebbe in qualsiasi momento staccare la spina al governo”.
Alessandro Campi. Per l’opinionista finiano Berlusconi potrebbe “scendere in guerra, mobilitare il suo popolo, alzare i toni dello scontro con la magistratura, con una strategia fatta di appelli, videomessaggi e manifestazioni di piazza”. Sul fronte politico per Campi “la maggioranza ĆØ politicamente instabile anche se ha i numeri per governare, ma ĆØ ragionevole pensare che non si allargherĆ ulteriormente. Si vivrĆ galleggiando”.
