Il riferimento dell’ex Presidente del consiglio è per l’interdizione dai pubblici uffici stabilita per lui come pena accessoria per il caso diritti tv di Mediaset, per il quale è stato condannato in via definitiva per frode fiscale. Una misura, che tra le altre cose, prevede la perdita dei diritti civili compreso quello del voto.
”Dopo vent’anni di battaglia per la libertà – ha continuato nel giorno del silenzio elettorale -, di stare in campo per la libertà, essere arrivato ad avere un pericolo da sinistra e un altro pericolo da non sottovalutare che è quello costituito dal Movimento 5 stelle, essere qui a rappresentare l’Italia democratica senza nemmeno avere la possibilità di esprimere un voto, questo francamente mi pesa molto”.
”Basta non posso dire di più, come vedete – ha detto replicando ad altre domande dei giornalisti -, non posso parlare”.