ROMA – Dopo le feste di Arcore, Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera parla di un “filone romano” delle inchieste su Silvio Berlusconi. Come spiega la giornalista, questa volta nel mirino dei magistrati sono finite le serate di Palazzo Grazioli e quelle di Tor Crescenza, la residenza romana del premier. Anche in questo caso, alle cene avrebbero partecipato giovani e belle ragazze.
Per questo, racconta la Sarzanini, il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati “avrebbe deciso di trasmettere ai colleghi della capitale la parte del fascicolo che riguarda tali incontri”. Eppure i giudici milanesi ci vanno coi piedi di piombo: “dopo che l’indiscrezione ha preso a circolare, il procuratore milanese ha tuttavia smentito ogni contatto con il collega romano Giovanni Ferrara. Una presa di posizione che potrebbe preludere addirittura a una marcia indietro: niente più collaborazione. E dunque potrebbe essere rinviata anche la trasmissione dei documenti”.
Successivamente anche la Procura di Roma ha smentito: ”Non abbiamo ricevuto alcun atto dalla Procura di Milano. Non ho parlato con il collega Edmondo Bruti Liberati”, ha detto il procuratore capo, Giovanni Ferrara, smentendo ”nel modo piu’ chiaro” qualsiasi contatto con i colleghi lombardi in merito ad atti su presunte feste avvenute a Roma, e in particolare nel castello di Tor Crescenza, e a cui avrebbe preso parte il presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
Le indagini sono state condotte non solo dai giudici milanesi, ma anche da quelli della Procura di Bari, titolari dell’inchiesta sulle serate organizzate da Gianpiero Tarantini. La Sarzanini sottolinea che “alcuni riferimenti al «giro» romano si rintracciano nelle carte depositate al Parlamento, soprattutto nelle conversazioni tra le ragazze, ma altri elementi sono stati raccolti dai magistrati e riguardano i riscontri sulle presenze a queste serate e soprattutto i preparativi”.
Dalle trascrizioni delle intercettazioni tra le ragazze coinvolte nell’inchiesta milanese si desumerebbe, secondo la Sarzanini, l’esistenza di un “giro romano”. La deputata del Pdl Maria Rosaria Rossi, sottolinea la Sarzanini, si sarebbe più volte vantata di essere l’organizzatrice delle feste di Tor Crescenza.
Ecco alcune delle intercettazioni che, per la Sarzanini, rimanderebbero al “filone romano” dell’inchiesta.
Il 23 settembre 2010 Minetti e Barbara Faggioli parlano del premier.
Faggioli: facendo i conti tra quello che ha dato… col bene che gli voglio, perché lo sai che l’adoro… alla Marysthelle, alla Fico… a questa e a quell’altra…
Minetti: perché te dici anche alla Raffi?
Faggioli: Raffi sicuramente sì dai. Stando a Roma lei lo vedeva anche a Roma, lo sai che fanno queste cene due o tre volte alla settimana, ultimo periodo un po’ di meno, ma prima sì… lo so perché mi chiamavano, poi me l’ha detto anche Raffi stessa.
Minetti: ma dai?
Faggioli: e certo! Io mi sono un po’ avvicinata a lei per capire anche i giri di Roma, eh?
Minetti: e cosa ha detto, due o tre volte la settimana?
Faggioli: be’, che a volte lo vedeva anche due o tre volte, è capitato che non l’ha visto anche per un mese. Poi parlando anche con Cinzia no? Cinzia mi ha detto che si vedevano spesso, che soprattutto vedeva Valeria e Raffa… quindi anche se lui e lei dicono che no, è sì. Lui ha sempre avuto questo vizio qua di dire, no, non vedo nessuno non frequento nessuno al di fuori di voi no?… E invece non è così perché lui non riesce cioè, io poi lo conosco da anni, lui non riesce a stare da solo.
Barbara Guerra e Miriam Loddo il 27 settembre scorso parlano di un invito «al castello» per la domenica successiva. Il 19 ottobre Minetti parla invece con Elisa Toti.
Minetti: io a te, non mi ricordo quand’è che t’ho visto, però io t’avevo visto altre volte.
Toti: e io ero romana, ero romana, si cioè stavo a Roma.
Minetti: ah! Ecco tu eri romana…
Toti: frequentavo il giro di Roma, tra virgolette, poi ogni tanto hai visto venivamo su a Milano perché se c’era qualcosa… però io stavo a Roma, poi a lui gli chiesi che comunque preferivo venire su a Milano, poi hai visto, ho iniziato a lavoricchiare qui a Milano, quindi… preferivo insomma stare qua, anche perché poi, conoscevo, parecchi miei amici erano qua, insomma una cosa l’altra, a Roma non è che proprio mi trovassi un gran che bene.
Minetti: adesso sei qua tranquilla no?
Toti: sì…
Il 24 agosto la Rossi parla con Emilio Fede e parlano della villa di Arcore.
Rossi: vieni, vieni. Chi c’è? Niente poche persone…
Fede: ecco no perché c’ho due mie amiche.
Rossi: ah che palle che sei, due amiche, quindi bunga bunga, due de mattina, io ve saluto eh?!
Fede: no tesoro, posso non portarle, eh?! Chi c’è?
Rossi: ma scherzo, ma stai scherzando? No, c’è una delle gemelline… Manuela, e un’altra, sono tre persone, aspetta però, dimmi quanti sei tu e altre due? Siete tre?
Fede: sì
Rossi: allora avverto la cucina dai, non c’è Roberta se era quello che mi chiedevi.
Fede: no Roberta lo so, è lì.
Rossi: va be’ allora mi devo vestire da femmina pure stasera?
Emilio: stai bene anche com’eri ieri sera…
Rossi: grazie come sei gentile… vabbè mi vado a vesti’ da femmina allora, va…