ROMA – Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi vuole la norma “blocca-Ruby” prima della chiusura estiva delle Camere. lo scrivono Francesco Bei e Liana Milella su Repubblica.
Il presidente del Consiglio vorrebbe che la norma venisse approvata già martedì 26 luglio per “lanciare un segnale preciso sulla giustizia, in controtendenza rispetto alla sconfitta su Alfonso Papa e alle voci insistenti di procure in movimento all’assalto del palazzo”, scrive Repubblica.
“Dobbiamo opporre resistenza e far capire con nettezza che non piegheremo la testa di fronte a questa nuova ondata di giustizialismo dilagante”, ha detto lo stesso Berlusconi.
Per raggiungere il proprio obiettivo, scrivono sempre Bei e Milella, il presidente del Consiglio vorrebbe far passare la legge “ribattezzata ‘processo lungo’, che contiene già due zeppe per rallentare i dibattimenti, in particolare i suoi a Milano, Ruby, Mills, Mediaset, Mediatrade. Più poteri alle difese nell’imporre ai giudici la lista dei testi, divieto di usare le sentenze definitive già nei processi in corso. Ma soprattutto l’assist, quella piccola regola che impone, sempre ai giudici, di fermare le udienze in presenza di un conflitto di attribuzione. Giusto il caso di Ruby e di Mediaset”.
Berlusconi, secondo quanto scrive Repubblica, avrebbe imposto al gruppo del Pdl di piazzare il “processo lungo” nel calendario d’aula della prossima settimana, anche se è probabile che il ddl arriverà solo al Senato e non alla Camera. Comunque un passo sufficiente per consentire agli avvocati del presidente del Consiglio di premere in Tribunale per fermare i processi.