
Furibondo, quasi disperato. Deciso, quasi intollerante. Ansioso, spaventato e perciรฒ pronto alla guerra aperta. Il presidente del Consiglio, il capo del governo riunisce i suoi piรน stretti collaboratori e dice nell’ordine: primo, vogliono farmi fuori, secondo, i magistrati stanno spingendo il paese sull’orlo della guerra civile, terzo, chi non vota o ritarda la legge sul processo breve e gli altri provvedimenti che fanno scudo al premier รจ “fuori dal partito”.
Silvio Berlusconi sa o crede di sapere che un avviso di garanzia รจ possibile contro di lui. Sul calendario รจ fissata una data: 4 dicembre, giorno della deposizione pubblica del pentito di mafia Spatuzza che sarร interrogato in Tribunale sui rapporti e contatti tra esponenti di Forza Italia e il clan Graviano. Non รจ detto che da tutto questo la magistratura decida un avviso di garanzia al premier ma Berlusconi avverte: sarebbe l’avvio di una sorta di “guerra civile” perchรฉ sarebbe un atto contro l’unico potere a suo avviso legittimo: quello degli eletti dal popolo.
Il portavoce Capezzone รจ stato mandato in tv a spiegare: ogni gesto della magistratura sarebbe interpretato come atto politico per spodestare il premier. Premier che ha fatto sapere di non tollerare ritardi e distinguo tra i suoi in quella che considera una lotta per la sopravvivenza.
