ROMA – ''C'e' in questo momento in Italia una paura, un'incertezza che non ha precedenti. C'e' anche un distacco pericoloso dalla politica e dalle istituzioni. Basta una scintilla perche' queste cose possano sfociare in ribellismi''. E' la previsione del segretario del Pd Pier Luigi Bersani, in un'intervista al Messaggero, sulla tenuta del Paese di fronte alla crisi economica chiedendo ''un nuovo esecutivo'', altrimenti tra cinque mesi siamo da capo.
''La temperatura e' molto piu' alta di quel che comunemente si pensi'', sostiene Bersani. Potrebbe bastare ''una scintilla'' ''o puo' essere anche una tensione sorda e perfino piu' pericolosa, un disamore totale''. Per chiedere sacrifici al Paese, secondo il segretario del Pd, ''dev'esserci uno sforzo comune dove chi ha di piu' da' di piu', poi ''chi chiede questo sforzo civico deve avere la faccia per farlo''.
Serve un ''nuovo governo'' perche' – auspica – oggi ''non c'e' il volto giusto a guidarci fuori dalla crisi''. Rispetto all'apertura di Silvio Berlusconi sulla tassa ai capitali scudati, Bersani – che la ritiene ''un una tantum'' per la quale si manterra' ''l'anonimato'' degli interessati purche' paghino – dice che e' ''all'interno di un pacchetto'' in cui si parla, tra l'altro, di ''lotta all'evasione, di un'imposta sui patrimoni immobiliari, di costi della politica''.
Mentre chiude all'ipotesi di nuovi condoni, allo sciopero proposto dalla Cgil. Sullo spostamento delle festivita' osserva che ''dobbiamo avere le nostre solennita' civili''. E a proposito della crisi internazionale, osserva che ''serve una Maastricht numero 2 che dia finalmente una dimensione politica all'Europa''.