Un discorso fiume, senza alcuna proposta concreta. Bersani boccia il discorso di fine anno ai giornalisti del premier Berlusconi. ”Conferenze di questa lunghezza sono al livello di Kim Il-Sung o Lukashenko” ha detto ancora il leader del Pd, che ha citato a questo punto ciò che gli avrebbe detto anni orsono Montanelli: ”Ricordati, mi disse, che quest’uomo non sa distinguere tra verità e menzogna”. Secondo Bersani, infatti, ”riuscire a parlare de L’Aquila senza dire che nel milleproroghe hanno tolto il rinvio del pagamento delle tasse, significa pensare che, o siamo un popolo di imbecilli o che ha smarrito il confine tra verità e menzogna”.
Ora però, il Pd si avvia alla svolta: “Il Pd vuole avviare un decennio di riscossa avviando una stagione di riforme vere. Serve un’agenda di riforme innovativa e profonda: su lavoro, fisco, green economy, liberalizzazioni. Occorre ridare fiato alla crescita per favorire l’occupazione, far crescere i redditi delle famiglie e i consumi, ora troppo bassi” dice Bersani secondo il quale ”non ci si racconti neppure che siamo a posto con i conti né che ci salva il risparmio privato: la Grecia su questo sta meglio di noi ma ha fatto lo stesso crack”.
E come ottenere questi cambiamenti? Bersani torna a ripetere la sua ricetta: trattare con le opposizioni. “Lanciamo un messaggio politico a tutte le forze dell’opposizione e a tutte le forze sociali: facciamo una piattaforma per uscire da un decennio di favole ed entrare in un decennio di riscossa”.
‘Bersani commenta le parole del premier sui giudici della Corte Costituzionale che a breve giudicheranno il legittimo impedimento. “Gli attacchi alla Corte costituzionale sono di una gravità di cui non credo neppure Berlusconi si renda conto: non è possibile picconare il presidio della nostra democrazia”. Lo ha detto il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, in occasione della conferenza stampa-ombra di fine anno. In particolare, per quanto riguarda la sentenza della corte, che a gennaio riguarderà il premier, ”Berlusconi deve riconoscere di essere un cittadino. Non ci venga a dire che non vuole leggi ad personam e che le vogliono i suoi avvocati. Non siamo imbecilli”.