ROMA – Di Pietro scarica Monti reo di aver licenziato una manovra che a suo giudizio poteva fare Berlusconi e invoca elezioni ad aprile. Bersani replica senza indugi o cautele: “Se è così vai per la tua strada”. Ultimatum e minacce segnalano che l’alleanza nata nel 2008 tra Pd e Italia dei Valori è arrivata al punto di rottura. L’uno, Di Pietro, sparge sale sulle difficoltà dei Democratici a sostenere un governo che toglie al suo elettorato, dandogli dei “traditori”. L’altro avverte che non gli interessa vincere sulle macerie del Paese, rinfacciando all’ormai quasi ex alleato, di speculare sulla crisi per meri interessi di bottega.
“Ricattatorio e intimidatorio”? Bersani non recede di un passo e alla prima occasione, l’assemblea del gruppo, rincara la dose: ”Se ci fosse la catastrofe non pagano i ricchi ma i risparmi delle famiglie. Noi siamo qui a difendere i ceti popolari, Di Pietro può tendere l’elastico e dire che protesta di più ma non parli di inciuci con la destra. Non si permetta”. Considerando che Casini, via Twitter, giudica da “internamento” chi vuole andare al voto, è chiaro che l’asse delle alleanze a sinistra si sposta sempre più in direzione di un accordo con i centristi.