Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani apre ai finiani sulla legge elettorale: ”Se c’รจ una maggioranza – ha concluso Bersani – che dice che la legge elettorale รจ intollerabile, allora sarร il parlamento a decidere sulla modifica delle regole” e non il solo esecutivo. ”Le leggi elettorali – ha aggiunto Bersani – non le fanno le maggioranze di governo ma le fa il parlamento con chi รจ disposto a convergere”.
E a proposito delle elezioni anticipate, dice: ”Il governo dovrร chiarirsi le idee e capire se รจ in una crisi politica. Questa coalizione di centrodestra non รจ in grado di guidare il Paese. Noi abbiamo detto le cose piรน chiare, poi si vedrร . Il giorno dopo la cosiddetta fiducia – ha concluso Bersani – si trattava di una fiducia del ‘cerino acceso’ che nessuno vuole in mano”.
Parlando a Palermo, Bersani ha rivolto un pensiero anche al ministero dello Sviluppo, senza un ministro da maggio scorso: ”Bisogna vedere se esiste ancora il ministero dello sviluppo che in 5 mesi รจ stato fatto a pezzi”. A Bersani era stato chiesto un commento sull’ipotesi che darebbe Paolo Romani come colui che riceverร l’incarico dopo l’incontro di oggi, 4 ottobre, al Quirinale tra il premier Berlusconi e il presidente della Repubblica Napolitano.
”Quando arriverร questo ministro – ha aggiunto – non troverร neanche il ministero, lasciato nell’incuria generale insieme ai problemi veri che si chiamano lavoro, attivitร economiche e produttive”. ”Non sarร facile – ha concluso – recuperare il tempo perduto. Vedremo se ci sarร un ministro che possa occuparsi di crisi aziendali. Ricordo, ad esempio, che nell’ultima riunione con vertici di Fincantieri erano presenti soltanto i sindacati e i burocrati del ministero”.
