ROMA – L'obiettivo del 60 per cento nel rapporto debito/pil è ''di per sé insostenibile e ingestibile mentre va collegato alla possibilita' di interpretarlo in base alla situazione economica''. Pier Luigi Bersani, alla Camera, valuta cosi' gli impegni di disciplina di bilancio presi dall'Italia.
'' L'Italia – afferma il segretario del Pd – ha sottoscritto con il passato governo un andamento del rientro del debito che da solo e' assolutamente insostenibile. A quel che ha detto Monti, aggiungo che i mercati credono solo al ragionevole, non all'irragionevole. E allora evitiamo di promettere cose irragionevoli e impossibile da realizzare. Come si puo' ritenere credibile che uno faccia una manovra all'anno da 45 mld di euro in una fase di recessione? Va benissimo una riduzione del debito ventennale, allora, ma se illuminata da criteri di ragionevolezza''.
Inoltre, ''come ha detto D'Alema in aula, la verifica del percorso di rientro deve obbedire a un metodo comunitario e non inter-governativo. Perche'- conclude – voglio ricordare che nel 2003 si fece lo sconto a Francia e Germania, con la complicita' dell'Italia''.