ROMA, 4 MAR – Sulla Torino-Lione ''c'e' un problema che non riguarda una ferrovia ma cosa intendiamo per democrazia. Che e' rispettare le decisioni prese attraverso meccanismi di rappresentanza e partecipazione''. Per il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ''si stanno accendendo fuochi molto pericolosi.
Per questo – dice – abbiamo chiesto che il Parlamento discuta e pronunci una parola chiara''. Intervistato dall'Unita', Bersani plaude alla ''prima risposta'' del governo sulla crisi, ma ''ora bisogna leggere la realta' un po' piu' nel profondo. La crisi picchia duro, nel corpo sociale ci sono paure e tensioni molto forti''. Per questo, afferma, bisogna dare subito segnali sulla questione sociale. ''Con lo stesso piglio con cui il governo e' intervenuto sulle regole, sulle pensioni, intervenga per dare stimoli all'economia'', dichiara il leader democratico. ''Sugli esodati, persone che non avranno ne' stipendio ne' ammortizzatori sociali ne' pensione, deve dire una parola chiara. Ci sono problemi da affrontare che riguardano la crisi industriale, le piccole imprese, gli enti locali. Pur nell'equilibrio dei conti pubblici – ribadisce – servono iniziative per lo sviluppo, con un occhio sempre attento alla questione sociale''. Nell'intervista Bersani boccia l'ipotesi di una grande coalizione nel 2013.
''Il Pd in nome dell'Italia ha sostenuto un passaggio di transizione e di emergenza e in nome dell'Italia vuole costruire una democrazia riformata si' ma normale, dove il confronto politico possa esserci, i cittadini possano scegliere e la politica abbia il suo ruolo'', spiega. Quanto alle alleanze, ''il baricentro e' un centrosinistra di governo, che non si fa a tutti i costi. Deve avere coerenza sul programma e dare garanzia di stabilita'''.
