ROMA – “La mia proposta è per tutti i partiti”. Quindi anche per il Pdl. Pier Luigi Bersani si appella a tutte le forze in Parlamento. Lo fa dopo una giornata di scontri all’interno del Pd sull’eventualità di un’intesa con Silvio Berlusconi, con Stefano Fassina che attacca i renziani, e alla fine, in serata, una telefonata dello stesso Matteo Renzi a Bersani per calmare gli animi.
”La proposta che rivolgo alle forze parlamentari si basa su uno schema che consente a ciascuna di esse di riconoscervisi”, ha spiegato il segretario del Pd alla fine del secondo giorno di consultazioni con le parti sociali.
Bersani ha sottolineato che la sua proposta ”non può prescindere da una esigenza di cambiamento” e prevede pure ”un binario per far viaggiare riforme istituzionali ed elettorale”. ”Ciò mette ogni forza parlamentare nelle condizioni di potervi trovare qualcosa di positivo. Questa mi sembra la strada piu sensata, ancorché stretta, che offro a tutte le forze parlamentari. Altre mi sembrano più complicate”.
Sulla necessità di un governo “al più presto” era stato poco prima lanciato un drammatico appello dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: “Non c’è più tempo, seve un governo, siamo vicinissimi alla fine”.
LO SCONTRO NEL PD: FASSINA VS RENZI – Ma che la questione sia anche, e molto, politica lo ha dimostrato l’attacco di Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, ai renziani favorevoli all’intesa con Silvio Berlusconi: “E’ grave che una parte del Pd indebolisca il tentativo di Pier Luigi Bersani prospettando una possibile maggioranza con il Pdl per un Governo del Presidente”.
In serata è arrivata la replica di Matteo Renzi: “Nessun tentativo di ostacolare il segretario”, ha assicurato il sindaco di Firenze. Da parte sua, Bersani ha parlato di un “partito aperto” che discute in streaming le posizioni da prendere, “a differenza di altri”.
A Fassina ha risposto anche la deputata Pd Simona Bonafè, una delle più strette collaboratrici di Matteo Renzi: “Non so a chi si riferisca Fassina. La strada che ha intrapreso Bersani è in salita e lo sapevamo anche prima del mandato esplorativo. E’ difficile ma legittimo il tentativo di Bersani e speriamo vivamente che vada a buon fine. Prima è, meglio è per il Paese”.