ROMA – ''Chi come noi ha dato un aiuto decisivo alla raccolta di firme, non puo' certo gioire per la decisione della Consulta ma la rispettiamo. Adesso tocca al Parlamento agire e noi da domani siamo impegnatissimi a cambiare il porcellum''. Cosi' Pier Luigi Bersani commenta la sentenza della Consulta.
Dopo la bocciatura del referendum ''non c'e' dubbio che spetta al Parlamento'' agire. Lo afferma Massimo D'Alema, che spiega: ''il referendum avrebbe certamente messo le Camere nell'obbligo di agire, ma c'e' comunque un obbligo morale perche' l'attuale legge elettorale e' insostenibile e inaccettabile per i cittadini''.
''Il Pd ha presentato una sua proposta: siamo interessati a capire quello che dicono gli altri – aggiunge – ma la discussione va fatta in tempi rapidi, anche perche' sono convinto che la riforma elettorale va collegata ad alcune importanti riforme costituzionali, tra cui la riduzione del numero dei parlamentari, e i tempi per fare cio' sono molto stretti''.
''Rispettiamo pienamente la decisione della Corte Costituzionale – ha spiegato Bersani – leggeremo il dispositivo per farci illuminare dalle valutazioni. Ora tocca al Parlamento, il Pd ha gia' depositato la sua proposta di riforma e a partire da li', naturalmente aperti al confronto, vogliamo discutere con tutte le forze politiche e il dialogo con la societa'''.
Per il segretario del Pd, ''certo e' che noi non possiamo tenerci questa legge perche' in una situazione gia' molto grave, finiremmo per vedere accresciuto il distacco tra cittadini e istituzioni. Da domani siamo impegnatissimi per portare a termine il processo di riforma''.
