Protezione civile. Studentessa: “Non sono una escort, a Venezia per università”

Studentessa e non escort, a Venezia per sostenere un esame all’università. Giuseppina la bella napoletana di 27 anni è tornata “sul luogo del delitto”, la città lagunare dove, stando a quello che i carabinieri del Ros scrivono in un enciclopedico rapporto da cui sono scaturiti gli arresti del Bertolaso-gate, si sarebbe consumato un rapporto sessuale con uno dei funzionari finiti in manette.

Giuseppina, in un’intervista sul Gazzettino,  nega a dispetto delle intercettazioni piuttosto piccanti. Tra gli incontri quello con l’ingegnere Fabio De Santis, funzionario del dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo della presidenza del Consiglio dei ministri, all’hotel Excelsior del Lido il 28 agosto 2008, pagato dall’imprenditore Daniele Anemone.

«Io non so nulla», dice la studentessa riferendosi ai sexy-incontri a Venezia e inoltre afferma di non essere mai stata interrogata dai carabinieri. Eppure nei rapporti si parla di Giuseppina, 27 anni nata a Cercola, sembra lei, ma non è lei quando le si chiede se avesse mai ricevuto incarichi di tipo particolare da parte di Simone Rossetti, che agiva per conto degli imprenditori Anemone.

Le dichiarazione a questo punto si fanno contrastanti. La ragazza ammette di conoscere Rossetti: «Per forza, Rossetti è il mio datore di lavoro  al Salaria Sport Village di Roma». Lo stesso centro che ha messo nei guai Bertolaso. Ma non risponde quando le chiedono che lavoro svolge da circa 5 anni proprio al Village di via Salaria.

Giuseppina quindi dice di non conoscere Fabio De Santis e di non aver chiamato il direttore di un ristorante veneziano per procurare due escort nell’ottobre 2008, che servivano a Rossetti. L’intervista finisce, la ragazza non vuole dire a quale università è iscritta perché «devo sostenere un esame». Alza i tacchi e se ne va.

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