Paola Binetti non accoglie con cristiana rassegnazione il richiamo agli assenti ingiustificati alla votazione dello scudo fiscale. Anzi punta il dito contro due sue colleghe, Giovanna Melandri e Linda Lanzillotta, considerate invece giustificate.
Ha proprio l’amaro in bocca quando legge la lettera firmata dal capogruppo del Pd, Antonello Soro, e indirizzata a sei destinatari.
«Oggi sui giornali c’è scritta una cosa: “La legge è uguale per tutti”. Non è così. Nessuno ha mai ricevuto alcunché di simile, anche se è mancato al voto di leggi importanti. In questo caso si prende atto di un’assenza, la si scorpora dalla condotta generale e si fa di quest’unico punto un oggetto di sanzione in modo del tutto innovativo».
Paola Binetti si è sentita davvero discriminata rispetto alla Melandri e alla Lanzillotta, entrambe deputate in missione all’estero. Lei era impegnata al Convegno della Croce Rossa, loro erano a un seminario a Madrid. Tutte assenti, ma solo Binetti rimproverata. Si chiede perché e scalcia, forse perché le altre non hanno le sue stesse origini cattoliche? Fanno tutte parte dello stesso partito che democraticamente ha scelto lei, numeraria dell’Opus Dei, ma anche una ex Ds e una della Margherita.