Prime votazioni in commissione Sanità al Senato sul ddl che introduce il testamento biologico. Maggioranza e opposizione non sembrano pronte a trovare la quadra sul disegno di legge, e all’indomani della bocciatura del Pd alle modifiche apportate da Calabrò, un nuovo invito al dialogo è arrivato dal leader della Lega Umberto Bossi.
Secondo il Senatùr, infatti, sul testamento biologico «bisogna assolutamente trovare un accordo», obiettivo raggiungibile solo «ragionando».
Sul testamento biologico è intervenuto anche l’ex premier ed esponente del Pd, Massimo D’Alema: «Credo che imporre la nutrizione forzata quando una persona si è espressa in altra direzione, magari con il testamento biologico, sia incostituzionale. Si tocca il principio di libertà di cura. Rischiamo – ha concluso – di fare una legge, se non cambia questa proposta mostruosa, che ci mette fuori dai Paesi civili».
Intanto l’opposizione ha presentato più di 300 sub-emendamenti al ddl e non sembra disposta a retrocedere: lo strappo si consuma soprattutto sul consenso informato. Per il Pd il testo elaborato da Calabrò va «assolutamente modificato nella parte relativa al consenso informato». «Se non si supera questo nodo, sarà ostruzionismo» avverte Ignazio Marino, membro della commissione Sanità.
«Gli emendamenti del relatore Calabrò – ha spiegato Donatella Poretti – lasciano intatto il concetto che stabilisce sostanzialmente l’indisponibilità della vita per la persona, ma non per lo Stato e il medico». E, nonostante le modifiche apportate, il ddl continua a non piacere. oltre che al Pd, anche all’Italia dei valori.
D’altra parte, per il leader centrista Pier Ferdinando Casini «il relatore Calabrò ha fatto un buon lavoro, che noi cerchiamo di assecondare in tempi brevissimi».
Sul bio-testamento intanto il presidente della Pontificia Accademia per la vita, monsignor Rino Fisichella, invita alla calma: le parti politiche impegnate nel dibattito non abbiano «nessuna fretta determinata da strumentalizzazioni». L’auspicio di Fisichella è che «il confronto tra le diverse istanze» porti a una soluzione «condivisa».
LG