Santanché al Governo: fu grazie a Bisignani; Così ha detto ai pm del caso P4

ROMA – Luigi Bisignani avrebbe raccontato ai pm di Napoli di avere svolto un ruolo decisivo per far entrare nel governo Daniela Santanchè. Lo avrebbe detto, ha scritto Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera, nella deposizione davanti ai pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock, che si stanno occupando dell’inchiesta sulla cosiddetta “P4”.

Bisignani, scrive Bianconi, avrebbe dato il proprio aiuto alla Santanché “per superare i veti dei «finiani» all’ingresso nel governo della donna che in precedenza alle elezioni si era schierata con «La Destra» di Storace”.

Nell’interrogatorio, prosegue Bianconi, “Bisignani ha parlato, fra l’altro, del ruolo avuto nell’assegnazione di alcuni incarichi. Un caso sarebbe costituito dalla nomina del generale Santini al vertice del servizio segreto militare, favorita anche attraverso l’appuntamento procurato al generale col presidente del comitato parlamentare di controllo, Massimo D’Alema. D’Alema però ha ribadito di aver incontrato Santini, accompagnato da Bisignani, cinque giorni dopo l’annuncio della scelta da parte del governo: «Non vedo come avrei potuto raccomandare una persona già nominata»” .

Di Bisignani avrebbe parlato davanti ai giudici, ha sottolineato Bianconi, anche Giuliano Tavaroli, “ex capo del controspionaggio Telecom”. In alcune interviste di tre anni fa, sostiene Bianconi, “Tavaroli, già al centro delle indagini milanesi su Telecom che l’avevano portato anche in carcere, aveva parlato di Bisignani come componente di quello che lui dipingeva come «un network eversivo che agisce senza alcuna trasparenza e controllo» , vicino a Silvio Berlusconi. L’esperto di sicurezza, ex carabiniere, aveva immaginato una piramide con il presidente del Consiglio al vertice e sotto di lui vari personaggi fra cui Bisignani e altri nomi già comparsi, almeno col ruolo di testimoni, nell’indagine napoletana”.

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Alberto Francavilla