‘La nostra politica è assennata: le parole del premier non meritano risposta. Noi cerchiamo armonia nella maggioranza e non cogliamo la provocazione”. Lo afferma, in un’intervista a Repubblica, il capogruppo di Futuro e Libertà Italo Bocchino, che aggiunge: ”Silvio Berlusconi è da quando è in politica che si è messo a caccia di deputati altrui. Cominciò ad acquisire dalla Lega Gnutti, Pagliarini e Comino, personaggi oggi scomparsi. Poi ci ha provato con i parlamentari dell’Udc e ora con i nostri. Ma con queste operazioni non ha mai avuto né fortuna né successo. O non è capace o è sfigato”.
Il 6 e 7 novembre, giorni della convention di Generazione Italia, non sarà però, afferma Bocchino, il momento della fondazione del partito di Gianfranco Fini. ”Sarò il raduno di tuti quelli che aderiscono alle centinaia di circoli che contano già su 10 mila iscritti – spiega -. Sarà un passaggio per rendere più forte questa organizzazione fortemente radicata sul territorio che sarà a disposizione di Fini nel caso in cui decidesse di far partire il soggetto politico”.
Intanto, Bocchino insiste nelle critiche a Tg1, oggetto di una mozione presentata da Fli in commissione di Vigilanza sulla Rai. ”Nel programma elettorale non c’èscritto che il Tg1 debba violare le regole del pluralismo – afferma – . E quindi chiediamo che il governo garantisca il pluralismo nell’informazione pubblica così come chiediamo all’Authority competente di intervenire per garantire il pluralismo del Tg5”.
Non è un attacco a Berlusconi, sostiene il capogruppo di Fli alla Camera, ma un modo per ottenere ”giustizia” e fare anche ”gli interessi della famiglia Berlusconi”, visto che ”Tg1 e Tg5 sono in picchiata libera perché la gente è stanca”, chiedendo più correttezza, è la tesi di Bocchino, ”tuteliamo gli interessi del premier, i tg recuperano audience, gli spot aumentano e crescerà anche la ricchezza della sua famiglia”.
