ROMA – La manovra contiene solo ''ritocchi'' mentre la riforma fiscale e' un ''gioco delle tre carte''. Cosi' Italo Bocchino che, ad 'Omnibus' (La7), sostiene che gli impegni presi da Bossi con Berlusconi scadono a fine anno e che quindi la Lega potra' staccare a quel punto la spina al governo.
''Tremonti – osserva l'esponente di Fli – di solito annuncia le dimissioni ogniqualvolta deve fare una manovra. La manovra che si prospetta rispetta la logica del rigore ma non dello sviluppo: non taglia il primo costo della politica, cioe' le Province. Ha detto che taglia le agevolazioni fiscali, ma senza dire quali. Mi sembra una manovra che non aiuta l'Italia ad aumentare il Pil. Tremonti non tocca la spesa pubblica improduttiva. E fa la riforma del fisco a costo zero: e' un po' il gioco delle tre carte fatto con il gioco delle tre aliquote''.
''Gli italiani devono sapere che c'e' una manovra da 45 miliardi spalmata in quattro anni. Noi eravamo della tesi che bisognava intervenire sulla spesa pubblica improduttiva, invece si vanno a fare piccoli ritocchi'', sottolinea.
''Serve a Berlusconi – aggiunge – per rinviare a dopo le elezioni il momento di mettere le mani nelle tasche degli italiani. Gli impegni presi dal Popolo della Liberta' con la Lega hanno la scadenza al 31 dicembre 2011: Bossi sa di poter staccare la spina a fine anno perche' Berlusconi non potra' mantenere gli impegni''.
''Credo – conclude – che sia un passaggio cruciale della vita di questo Governo e di questa legislatura''.
