BOLOGNA – Il commissario di Bologna Anna Maria Cancellieri non si candiderà per fare il sindaco del capoluogo emiliano. E’ stata lei stessa a dichiarare la propria ”indisponibilità” ad essere espressione di nessuno schieramento. ”Con queste premesse – ha scritto la Cancellieri in una nota ufficiale – non ci potrà essere alcuna mia candidatura”.
La Cancellieri, commissario da un anno alla guida di Bologna dopo le dimissioni di Flavio Delbono, ha posto così fine alle voci degli ultimi giorni, nei quali aveva tenuto aperta una possibilità nel caso ci fosse stata una forte richiesta da parte dei cittadini. Ma, scrive la Cancellieri, ”poichè da più parti mi si indica come candidato di parte, esprimo la mia indisponibilità ad essere espressione di qualsiasi schieramento politico nazionale o locale”. Dunque, aggiunge, ”con queste premesse, non ci potrà essere alcuna mia candidatura, fermo restando il rispetto che ho per il ruolo dei partiti con i quali sempre ho avuto modo di collaborare lealmente nella reciproca considerazione dei ruoli istituzionali”.
A spingere per una candidatura della Cancellieri era stato nei giorni scorsi soprattutto il centrodestra, ma anche il Terzo Polo era rimasto in attesa delle decisioni del commissario. Merito della grande popolarità guadagnata in dodici mesi di guida della città, nei quali la Cancellieri ha incassato riconoscimenti bipartisan al proprio lavoro. ”Ringrazio della considerazione con cui da molte cittadine e molti cittadini è stata avanzata l’ipotesi di una mia candidatura a sindaco di Bologna. Di questo sono profondamente grata ed onorata”, ribadisce nella nota il commissario, aggiungendo, però, che ”in alcun modo potrei mai essere ‘la candidata’ di un partito piuttosto che di un altro o di qualunque autorevole esponente politico locale o nazionale perché ciò confliggerebbe con il mio attuale ruolo di servitore terzo di tutti i cittadini bolognesi”.
Con la rinuncia della Cancellieri rimangono due i candidati principali in campo: il Pd Virginio Merola, che ha vinto le primarie del centrosinistra, e il civico Stefano Aldrovandi, appoggiato dall’ex sindaco Giorgio Guazzaloca. Terzo “incomodo” il ‘grillino’ Massimo Bugani.