A Bologna «ci vuole Prodi». La pensa così un bolognese doc come Lucio Dalla. In un’intervista al “Corriere della Sera” il cantautore sottolinea con rammarico come la sua città sia «in crisi», vittima di un declino «che comincia da lontano, dai giorni duri del ’77, quando si passò dall’esplosione degli Anni Sessanta all’implosione».
«Ci vuole Romano Prodi. È un’idea che non è venuta solo a me – afferma Dalla – I bolognesi lo vogliono. Io l’ho sempre stimato, e soprattutto lo stima la gente. Prodi è stato un buon presidente del Consiglio; sarebbe un buon sindaco».
«Al punto in cui siamo, o spunta fuori un giovane che ci sorprende, oppure Prodi è l’uomo giusto – aggiunge – Fare il sindaco è un mestiere difficilissimo, molto più che il politico. Per affrontare una realtà fluttuante come una città , per giunta in crisi, ci vuole una personalità fuori dall’ordinario: esperta, decisa, coraggiosa. Uno che “senta” Bologna».
Poi un giudizio su Cofferati, «non ha lasciato il segno, ma non mi sento di incolpare lui. Al di là del giudizio sull’uomo, Cofferati ha avuto il coraggio di scelte che non hanno giovato alla sua popolarità ma neppure intaccato la sua coerenza». E uno sul caso Delbono: «Non ho alcuna informazione specifica – dice Dalla – ma mi pare sbagliato dimettersi per una vicenda del genere. Il sindaco sta pagando molto cara una leggerezza. Comunque – conclude – su di lui non ho cambiato idea».