L’alleanza di governo va allargata e il ministro Umberto Bossi deve capirlo. Questo il parere del coordinatore del Pdl e ministro della Cultura Sandro Bondi. In una lunga intervista al quotidiano la Repubblica, Bondi afferma che ”il leader della Lega possiede il buon senso e la sensibilita’ politica per guardare con rispetto a questo processo politico che non intacca minimamente l’attuale alleanza”.
”Pdl e Udc – spiega Bondi – fanno parte allo stesso titolo del Ppe” e perciò ”condividono gli stessi valori di fondo e gli stessi programmi”. ”Per questa ragione – aggiunge il ministro – è legittimo che il Pdl continui a perseguire un nuovo rapporto con l’Udc” fino a non escludere ”una nuova alleanza di governo”.
Alla domanda se Denis Verdini e Nicola Cosentino debbano dimettersi, Bondi replica: ”La questione morale affonda nel sistema partitocratico che ci è completamente alieno. Per il resto, la cultura del Pdl non è quella del giustizialismo, tanto meno della condanna anticipata tramite giornali. Questo principio – prosegue – vale per tutti: per i nostri avversari politici e anche per gli esponenti del nostro partito. Compreso Denis Verdini, a cui va la solidarietà di tutto il Pdl”.
”Per quanto riguarda la vicenda campana – aggiunge Bondi – è noto a tutti che pur essendo stato io amico di Cosentino ho fin dall’inizio, indipendentemente dalle inchieste, proposto il nome di Caldoro per la Regione”.