Mentre si celebrano i 150 anni dell’Unità d’Italia e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si scaglia contro i “liquidatori” dell’integrità del Paese, l’europarlamentare della Lega Mario Borghezio gela i festeggiamenti: “La secessione non è eversiva, è un’idea bellissima, coltivata e promossa anche dai migliori spiriti della Resistenza”.
Per il leghista, intervistato da AffariItaliani, la secessione “appartiene al diritto internazionale secondo il principio di autodeterminazione dei popoli ed è riconosciuta da tutte le Carte internazionali. Insomma, è un sogno bellissimo che nessuno potrà mai togliere a noi padani”.
Pur ribadendo “stima sincera” nei confronti del presidente, Borghezio afferma che Napolitano si è spinto a disegnare “scenari drammatici” in riferimento a chi anche soltanto ‘si trova ad immaginare o prospettare secessioni o separazioni’ dello Stato italiano.
Quindi, dall’europarlamentare leghista arriva una “lezione” a Napolitano: “Al Presidente, la cui cultura giuridica e storica è fuori discussione, mi permetto di ricordare due cose: 1) il diritto all’autodeterminazione dei popoli è sacrosanto e riconosciuto da tutte le Carte internazionali, dall’ONU al Trattato di Lisbona; 2) i primi a parlare di ‘Nord libero’ furono alcuni fra i più puri e coerenti protagonisti della Resistenza, lesti a comprendere chi e come avrebbe inevitabilmente imbrigliato il ‘vento del Nord’, come poi è regolarmente avvenuto”. “Da un punto di vista storico, quindi, l’idea di secessione non è poi così eversiva…”.
