”Visto che a Roma si offendono per le battute io gli replico che per me Umberto Bossi è stato fin troppo tenero e soprattutto che ha ragione quando dice che il potere romano ha invidia delle cose belle del Nord e ci vuole depredare”. Erminio Boso, trentino, il popolare Obelix leghista (il soprannome se lo conquistò quando era senatore), da sempre leader dell’anima indipendentista del Carroccio, interviene cosi’ a sostegno di Umberto Bossi nella polemica sull’acronimo SPQR.
”Da Roma sanno solo prendere – ha detto Boso conversando con l’Ansa – ci hanno rubato Malpensa, la Fia che una volta era a Milano, vorrebbero il Gran Premio di Monza, si sono presi l’arrivo del Giro d’Italia, e poi cosa ancora? Ci manca solo che vogliano prenderci il fiume Po! Noi siamo montanari con le scarpe chiodate, a me un tempo mi chiamavano Obelix e Umberto lo chiamavano Asterix, e sono ben contento di essere rimasto un rozzo montanaro perche’ a me i signorini di Roma ladrona non la raccontano certo…”.
”Alemanno – ha aggiunto Boso – ad esempio farebbe bene a star zitto visto che quando era ministro dell’Agricoltura ha fatto danni enormi all’agricoltura padana”. ”Bossi ha sollevato un problema – ha concluso l’esponente leghista – e noi indipendentisti aspettiamo un suo segnale. Non siamo morti, ci siamo messi tranquilli in attesa di vedere se Berlusconi ha intenzione di fare un federalismo serio. Ma se cosi’ non sara’ siamo pronti a ripartire”.