LEZZENO (COMO) – Umberto Bossi ha coronato il suo sogno dei ministeri a Monza, ma dopo la bufera tirata in aria dal sindaco di Roma Gianni Alemanno non si è risparmiato di rispondergli: ”oggi il sindaco di Roma sarà arrabbiato, ha detto che è inaccettabile, ma secondo me è inaccettabile che Roma sia rimasta uguale dopo che è salito lui: non ha fatto niente, un po’ come la Moratti”.
Cosi’ il segretario della Lega Nord se l’è presa con il suo grande accusatore, quello con cui l’anno scorso aveva fatto pace con un pranzo a base di coda alla vaccinara. Intanto certo è che la Villa Reale di Monza ospiterà gli uffici al Nord, sedi distaccate, di tre ministeri, Riforme, Semplificazione ed Economia, diventate 4 all’ultimo momento con l’adesione del ministro del Turismo Maria Vittoria Brambilla.
Appena vinta l’ultima battaglia del Senatur, Alemanno  ha bollato l’iniziativa come “impresentabile e inaccettabile”, contraria allo spirito del federalismo. Poi il coordinatore Pdl nel Lazio, Vincenzo Piso, e di un gruppo di parlamentari: è “un’intollerabile regressione feudale”.
Arturo Iannaccone, leader di Noi Sud e deputato di Popolo e Territorio, gli ex ‘responsabili’ ha detto: “Dopo l’apertura a Monza degli uffici distaccati dei ministeri, abbiamo avuto la conferma di un esecutivo succube della Lega. Nei prossimi giorni ci aspettiamo un segnale chiaro dal Governo con l’individuazione al sud di quattro sedi distaccate dei ministeri dello Sviluppo economico, dell’Ambiente, del Turismo e delle Politiche Agricole, altrimenti siamo pronti a togliere l’appoggio al governo”.