ROMA – Nelle casse della Lega Nord sono entrati anche soldi ‘in nero’. Lo ha detto la segretaria amministrativa del Carroccio, Nadia Dagrada, ai pm di Milano e di Napoli, che l’hanno interrogata come testimone il 3 aprile. La donna ha cosi’ confermato ai magistrati quanto era emerso da alcune intercettazioni.
”Mi si chiede se siano entrati nelle casse della Lega Nord soldi in contante ‘in nero’. Si’ – ha detto Dagrada ai pm -, mi ricordo che, alcuni anni fa, l’ex amministratore della Lega Nord, Balocchi, porto’ in cassa 20 milioni di lire in contante dopo essersi recato nell’ufficio di Bossi”.
”Sapevo che c’era il ‘nero’ che finanziava il partito, ma io ho assistito a un solo episodio di 20 milioni di lire portati da Balocchi e prelevati dall’ufficio di Bossi”, ribadisce Dagrada ai pm in un altro passaggio dell’interrogatorio.
I magistrati le fanno ascoltare l’intercettazione di una conversazione con Belsito chiedendole chiarimenti. : ”Castelli – spiega la segretaria – stava insistendo, anche con me, per vedere i conti del partito e quindi io consiglio a Belsito di riferire al capo Umberto Bossi, vista la consistenza delle spese sostenute per la famiglia Bossi, di non permettere a Castelli di fare questi controlli e che quindi per poter continuare a pagare le spese della famiglia bisognava fare ricorso al ‘nero’, cioe’ ad incassare liquidita’ senza registrazione contabile alcuna, cosi’ come ha fatto in passato Balocchi quando e’ andato all’ufficio di Bossi ed e’ uscito subito dopo con delle mazzette con 20 milioni di lire dicendomi di non registrarli e di metterli in cassaforte perche’ ci avrebbe pensato lui. Sapevo che circolava del ‘nero’ nella Lega ma io ho visto personalmente solo questa operazione”.
