Dopo Sandro Bondi anche Umberto Bossi riscopre l’amore per la poesia. Il senatur ha pubblicato i suoi primi versi sul quotidiano “la Padania”.
Per parlare della sua ‘Tera’ il leader del Carroccio ha scelto il dialetto lombardo-varesino, ma i toni sono ben diversi da quelli soliti: sono la nostalgia e la dolcezza del ricordo della sua terra a dominare i suoi versi.
«Verda ‘na voelta/ e piena de parol,/ Tera, Ca t’hee scultaa /sguignì ul trapon / e bastemà i roeuoe», sono i primi versi del componimento con cui il leader del Carroccio esalta la sua terra d’origine. «Verde una volta e piena di parole, terra, che hai ascoltato squittire la talpa e bestemmiare le rose. Ho visto le sirene degli stabilimenti diventare siringhe e i seni delle ragazze esplodere fuori per niente».