La Brambilla perde il cane e ingaggia una squadra di detective

LECCO – Il ministro Michela Vittoria Brambilla, che vive con  con 15 cani e 27 gatti, oltre a quattro cavalli, due asini, sette capre, sei galline e duecento piccioni, ha letteralmente mobilitato Calolziocorte, ridente cittadina di 14mila abitanti in provincia di Lecco, per ritrovare il suo cane.

Per cercare il meticcio, da due giorni, e cioè da quando Sami ha lasciato la villa della responsabile del Turismo, è entrata in azione una specie di task force. Un’unità di emergenza composta da detective salva-cuccioli (due professionisti e un setter irlandese specializzati nella ricerca di animali smarriti attraverso infrarossi, luminol e altre tecniche), decine di volontari e, ovviamente, impegni istituzionali permettendo, la stessa Brambilla.

La Brambilla (fondatrice e presidente della Lega italiana per la difesa degli animali) per le sue crociate contro la caccia, che vorrebbe abolire, è diventata il nemico numero uno delle “doppiette”. Dopo i suoi interventi pubblici contro l’attività venatoria, sono passati alla controffensiva denunciandola in decine di procure italiane. Nella zona dove abita Brambilla ci sono migliaia di cacciatori. E il primo settembre è scattata la preapertura della stagione. Il timore del ministro è questo: che, oltre ai volontari impegnati a cercare di riportare a casa il cane (lauta ricompensa), tra coloro che stanno setacciando Calolziocorte e dintorni ci possa essere qualcun altro animato da meno nobili intenzioni.

Per questo la Brambilla avrebbe voluto che il suo nome restasse fuori dalla vicenda. Ma una mobilitazione del genere non ha potuto far altro che far trapelare il nome.

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Alessandro Avico