Il ministro Aldo Brancher rinuncia al legittimo impedimento. Lo fanno sapere i suoi avvocati Filippo Dinacci e Piermaria Corso sottolineando che Brancher ”ha deciso di acconsentire lo svolgimento dell’ udienza del 5 luglio”.
Gli avvocati sottolineano di aver ricevuto mandato da Brancher di far valere il legittimo impedimento ”in quanto pensava fosse suo dovere, almeno nel primo periodo di mandato, di dare un impulso determinante a quelle riforme di cui il paese ha bisogno e che il governo chiedeva di velocizzare”.
Per questo, proseguono Dinacci e Corso, il ministro ”si e’ messo a disposizione della magistratura a partire dal 7 ottobre prossimo, ritenendo che per quella data avrebbe potuto completare buona parte del programma di lavoro”. Le polemiche hanno fatto pero’ cambiare idea al ministro.
”Nonostante le scelte operate costituissero un adeguato bilanciamento dei doveri del ministro Brancher verso il paese e verso la giustizia – spiegano gli avvocati – a fronte di reazioni certamente sopra le righe, Brancher ha deciso di rinunciare al legittimo impedimento ministeriale e ad acconsentire allo svolgimento dell’udienza del 5 luglio”.
Fermo restando, concludono Dinacci e Corso, ”la necessita’ di rivedere il programma delle udienze con riferimento a quelle date che gli ordinari impedimenti parlamentari e di governo non consentano a Brancher la partecipazione al processo”.
