Una bambina di dieci anni, stuprata dal patrigno da almeno due anni, è rimasta incinta ed è stata autorizzata dalla giustizia brasiliana ad abortire. La tragica vicenda, secondo quanto riporta la stampa locale, è avvenuta a Jaboatao dos Guararapes, una località sperduta nell’interno dello stato del Pernambuco, nel nordest brasiliano.
L’uomo è stato arrestato e ha confessato di aver cominciato a stuprare la sua vittima nel 2008. Gli esami hanno confermato la paternità del feto. La bimba ha abortito ieri alla sedicesima settimana di gravidanza, limite permesso dalla legislazione brasiliana per l’aborto per malformazione del feto, malattia della madre o violenza sessuale, in un ospedale locale ed è adesso sotto osservazione di medici, assistenti sociali e psicologi.
Ha raccontato di aver taciuto tutto alla madre, che afferma di non sapere nulla del fatto, perché l’uomo minacciava di uccidere la donna se l’abuso fosse stato rivelato.