Novanta minuti di confronto su temi nazionali e regionali, tra abbozzi di fair-play alternati a scambi di frecciate e accuse. Mercedes Bresso e Roberto Cota, i due principali candidati alla presidenza della Regione Piemonte, si sono trovati l’una di fronte all’altro per la penultima volta, probabilmente, prima del voto di fine mese.
A organizzare il faccia a faccia il conduttore di “Ballarò” Giovanni Floris, nella prima tappa del minitour “Giro d’Italia 4×4”. L’inchiesta di Trani, lo stop ai programmi di approfondimento politico, la vicenda delle liste escluse non hanno impedito che la campagna elettorale in Piemonte “andasse avanti lo stesso, tra la gente, parlando di programmi”.
«La mia è una campagna in presa diretta, in mezzo alla gente e sta andando molto bene», ha detto Cota. «C’è un clima di drammatizzazione a livello nazionale – ha ribattuto Bresso – perché Berlusconi cerca di costruire lo scontro tra se stesso e la sinistra, ma, almeno per quello mi riguarda, sto parlando di programmi per il Piemonte, di questa regione che è stata l’unica ad avere un salto tecnologico».
Lo scontro arriva quando il confronto si addentra nel tema della crisi e dell’economia: «Tutti gli strumenti di sostegno al welfare sono regionali – ha affermato la Bresso – ci siamo sostituiti al governo destinando 115 milioni di euro per la cassa integrazione in deroga. Invece, il governo contro la crisi non ha fatto niente». Secca la replica di Cota: «Al contrario, il governo Berlusconi ha fatto moltissimo e la nostra posizione rispetto agli altri Paesi è migliorata. Purtroppo, c’è un vincolo, derivante dal debito pubblico che abbiamo ereditato dalla Prima Repubblica».
Acceso il finale: «Cota sta sempre a Roma, non conosce la situazione del Piemonte», è stato l’attacco di Bresso, «Lei non fa gli interessi della regione né in Piemonte né a Roma», ha ribattuto il candidato del centrodestra. Finale con battute extra-politiche. «La Bresso è una parigina», ha lanciato il candidato del centrodestra, riferendosi alla casa di proprietà della presidente della Regione nella capitale francese. «Ma lei glielo affitterebbe l’alloggio a Cota?», ha stuzzicato Floris.
«Sì, ma è al quarto piano senza ascensore, non credo che Cota ami salire le scale», è stata la punzecchiatura della Bresso. E, infine, i due scenari: «Se vincerà la Bresso sarà un disastro per il Piemonte», il giudizio tranciante di Cota. «Se prevarrà Cota il destino del Piemonte sarà l’annessione alla Lombardia», ha chiuso la Bresso.
