Stop ad ogni collaborazione: ”non si tratta con chi insulta”. Le parole di Brunetta sui ”medici assatanati di soldi” comparsi sul video visibile su you tube fanno levare gli scudi della categoria che già in passato aveva avuto scontri verbali con il ministro. L’ Ordine dei medici ha deciso di interrompere ogni collaborazione con il ministro. ”Parleremo – ha spiegato il presidente Amedeo Bianco accompagnato dalle maggiori sigle sindacali – solo con il ministro della Salute”.
Ma quest’ultimo butta acqua sul fuoco, chiede di abbassare i toni della polemica e oltre a confermare la sua stima per i colleghi chiede di andare avanti nella riforma che porterà tutta l’informatizzazione dei certificati di malattia. Il 20 settembre del 2008 già Brunetta colpì la sensibilità della categoria e da Cortina d’Ampezzo disse: ‘Sappiamo che negli ospedali i macellai non sono pochi’. Le polemiche ci furono anche allora ma adesso, con la partita aperta dei certificati on line da avviare i medici si ritirano dal tavolo. Le parole di Brunetta, secondo l’Ordine dei medici, “hanno spezzato un rapporto di fiducia e di reciproca affidabilità che impediscono di proseguire una costruttiva collaborazione”.
Nessuna azione legale contro le affermazioni del ministro ma un compatto ritiro. I medici sottolineano una “irresponsabile mancanza di fiducia e di rispetto verso l’intera categoria professionale che anche in questa materia si è invece resa disponibile ad un processo di innovazione serio ed efficace di trasmissione online di certificazione di malattia per rendere un servizio serio ed efficace”. “Ho una profonda convinzione che i medici lavorino non per denaro ma per missione, con senso del dovere e responsabilità” ha rassicurato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio giunto al convegno dove si era decisa la rottura con Brunetta.”Penso sia necessario abbassare i toni e molte frasi vanno interpretate, conosco Brunetta e sono convinto che non creda questo. E’ interesse di tutti non fermarsi per una frase. I medici e la medicina sono troppo importanti per farci fermare da una frase”.
Il ministro ritiene comunque possibile riuscire a raggiungere l’obiettivo dell’avvio del sistema dei certificati online, sui quali i medici si sono scontrati con Brunetta, entro la data prevista del 31 gennaio prossimo. “Penso si possa fare perché in una sola settimana gli adempimenti dei medici sono passati dal 66 all’83%, un aumento enorme. Ma condivido anche il desiderio dei medici di essere graduali”. Fazio ha anche spiegato la sua posizione sulle sanzioni: “devono essere gestite solo all’interno dei contratti o delle convenzioni”. E sui meccanismi il ministro ha anche detto di voler aprire un tavolo. “Potremmo bloccare tutto ma non lo faremo” ha detto Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg. il sindacato è anche pronto a difendere, a queste condizioni di avvio della riforma, ”ogni medico che non riuscirà a fare un certificato on line”.
Il leader dei medici di base spiega che sono proprio i medici di famiglia quelli con il più alto tasso di informatizzazione. “Ma ora che è informatizzato il tavolo dei medici – ha aggiunto – serve informatizzare il sistema e serve condividere i percorsi. Noi che abbiamo voluto questo percorso siamo diventati vittime grazie al decreto Brunetta e allo scompiglio che ha creato, con norme pericolosamente imperfette. Vogliamo mantenere un atteggiamento responsabile evitando un percorso di sterile conflitto per non bloccare un’innovazione importante”.