Dopo la “scissione” dei finiani dal Pdl, la maggioranza rischia di non avere più i numeri per governare, così Berlusconi avrebbe cominciato una sorta di “campagna acquisti”. Se il neonato gruppo Futuro e Libertà conterà davvero 33 unità, Berlusconi avrà bisogno di 8 voti per non rimanere minoranza nelle votazioni parlamentari: il premier, come un vero “direttore sportivo” della politica, ha incominciato le operazioni di “mercato” per convincere alcuni deputati deputati e senatori “moderati” ad appoggiare la maggioranza. Le manovre di Berlusconi sono raccontate in un articolo pubblicato su Repubblica.
Secondo questo articolo, la vera novità riguarderebbe i tentativi di approccio con alcuni fedelissimi di Gianfranco Fini. Il “corteggiamento” di Berlusconi sarebbe stato rivelato proprio alcuni fuoriusciti del Pdl: il senatore Maurizio Saia, ad esempio, ha parlato di un weekend di telefonate, “con pressioni enormi ed inevitabili”, aggiungendo però che “nessuno si farà affascinare da una telefonata”. Anche il deputato Enzo Raisi ha parlato di un “premier tentatore” che starebbe “offrendo poltrone” per non perdere l’appoggio dei finiani.
In attesa di capire come si comporterà nei fatti la “pattuglia” guidata dal presidente della Camera, Berlusconi avrebbe già “ingaggiato” 4 deputati pronti a votare col governo: si tratta di 3 diniani, Daniela Melchiorre, Italo Tanoni e Maurizio Grassano (erano stati eletti tra le fila del Pdl prima di dare vita a un gruppo parlamentare autonomo) e di Riccardo Villari, senatore in passato già nell’Udeur e nel Pd. Il loro appoggio non dovrebbe essere in discussione.
Se l’Udc, come Casini ha ribadito più volte, farà mancare il proprio appoggio alla maggioranza, sarà necessario “raccattare voti” dai finiani: alcuni di questi avrebbero garantito la propria “fedeltà” all’esecutivo. Ad esempio Gianfranco Paglia avrebbe mandato una email ai suoi ex compagni di partito con l’assicurazione che avrebbe votato con loro. Anche Giuseppe Consolo, secondo i “berluscones”, non volterà le spalle alla maggioranza. Il ministro Andrea Ronchi ha già fatto sapere che il suo voto è garantito. Anche Santo Versace, sempre più vicino alle posizioni dei finiani, ha confermato la propria lealtà nei confronti del Pdl.