Il vulcano islandese fa slittare il processo Calciopoli

Carlo Ancelotti, uno dei testimoni che dovevano essere ascoltati martedì 20 aprile nel processo Calciopoli

L’eruzione del vulcano islandese posticipa anche il processo napoletano per la vicenda Calciopoli. A causa dei disagi nel traffico aereo è stata infatti rinviata al 27 aprile l’udienza del processo a Calciopoli in programma per martedì 20 aprile a Napoli. La decisione del collegio arbitrale è stata adottata dopo aver preso atto dell’assenza, a causa del blocco dei voli, dei due testi citati dall’accusa e che avrebbero dovuto testimoniare oggi: l’ex allenatore di Milan e Juventus Carlo Ancelotti e l’ispettore di polizia Salvagno che ha svolto indagini sulla base delle intercettazioni disposte dalla procura di Torino.

I due testi verranno sentiti nella prossima udienza. Il tribunale incaricherà, nell’udienza del 4 maggio, un perito per la trascrizione delle intercettazioni telefoniche indicate dalla difesa di Luciano Moggi, più altre annunciate dai legali dell’ex designatore arbitrale Pierluigi Pairetto. La procura, dal canto suo, con il pm Giuseppe Narducci ha annunciato che a partire da mercoledì saranno a disposizione degli avvocati gli atti di un supplemento dell’attività investigativa. Al termine dell’udienza l’ex arbitro Massimo De Santis, tra gli imputati del processo, è intervenuto per fare delle dichiarazioni spontanee.

Nelle successive udienze saranno ascoltati gli ultimi testimoni indicati dal pubblico ministero. Tra questi, l’allenatore del Manchester City, Roberto Mancini, l’ex arbitro Gianmario Cuttica e Cosimo Ferri, della commissione tesseramenti della Figc e il calciatore Fabio Vignaroli. Tutti i testimoni furono già ascoltati nel corso delle indagini in qualità di persone informate sui fatti.

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