Trasferire le funzioni non basta, รจ il momento del federalismo fiscale. Questo in sintesi il messaggio contenuto nella lettera inviata oggi dal ministro per la Semplificazione Normativa, Roberto Calderoli al direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli.
“Iย recenti editoriali di ยซnonnoยป Sartori sul federalismo partono da un presupposto sbagliato perchรฉ confonde federalismo e federalismo fiscale – esordisce il ministro – non cogliendo minimamente quella che รจ la situazione.
“In Italia un fedealismo a metร ”. Calderoli spiega quindi quale sia il tipo di federalismo fiscale da attuare: “LโItalia ormai da dieci anni รจ vittima di unโanomalia strutturale – scrive – il cantiere federalista รจ stato avviato solo a metร , trasferendo funzioni e competenze ma rimanendo invece fermo sul fronte del finanziamento, affossato in un modello di ยซfinanza derivataยป. Calderoli fa poi l’esempio della Spagna degli anni 80, “allโindomani della nuova Costituzione con la quale furono assegnati maggiori poteri alle Comunitร Autonome, mancava la responsabilitร impositiva”. “Il rimedio del federalismo spagnolo รจ stato il federalismo fiscale, poi avviato con decisione”.
“La finanza derivata premia l’inefficienza”. “NellโItalia di oggi la spesa pubblica (escluse pensioni e interessi) si divide ormai a metร tra Stato e sistema delle autonomie – spiega Calderoli –ย ma per queste ultime il potere impositivo รจ limitato a poco piรน del 10%. Si รจ cosรฌ realizzata una forte dissociazione della responsabilitร impositiva da quella di spesa. A pagare per questa situazione sono stati tutti gli italiani. Un sistema di finanza derivata finisce per premiare chi ha creato piรน disavanzi, favorisce una politica dellโinefficienza, mentre chi ha speso menoโ perchรฉ รจ stato piรน efficiente โ deve continuare a spendere e ricevere di meno. Inoltre, ha diffuso il costume dello ยซscaricabarileยป delle responsabilitร : il sindaco scarica sulla Regione le responsabilitร delle sue inefficienze, la Regione accusa lo Stato di non avergli dato i soldi con una evidente confusione di responsabilitร .
“Il fedealismo fiscale รจ la soluzione condivisa”. Per Calderoli dunque “il federalismo fiscale รจย il rimedio”, un sistemaย “ampiamente condiviso dalle forze politiche, anche di opposizione e dalle autonomie territoriali”. “La legge si fonda su due principali coordinate –ย sottolinea il ministro –ย la prima รจ quella del passaggio dalla spesa storica al costo standard e opera sul lato della spesa: si passerร dal finanziamento dei servizi in base a quanto si รจ speso in passato ad un finanziamento del solo costo standard. Il finanziamento in base al costo standard porta per definizione a un risparmio e a una razionalizzazione della spesa pubblica: se un servizio ha un costo effettivo di 10 euro โe fino ad oggi รจ stato finanziato per 15 โ di sicuro risparmieremo 5 euro e in piรน, garantendo il finanziamento integrale, assicureremo lโesercizio dei diritti garantiti dalla Costituzione su tutto il territorio nazionale, cosa che oggi non avviene”. Per Calderoli “le maggiori risorse che si renderanno disponibili andranno a ridurre il debito pubblico, la pressione fiscale o a migliorare la qualitร dei servizi”.
“Autonomia impositiva agli enti territoriali”. “La seconda coordinata sarร lโattribuzione agli enti territoriali di unโautonomia impositiva sufficiente: gli enti disporranno di proprie entrate autonome e saranno obbligati ad essere gli attori principali della lotta allโevasione, grazie alla conoscenza che hanno del territorio. In piรน, i cittadini avranno a disposizione la ยซtracciabilitร ยป dei tributi: sapranno non solo quanto e a chi versare, ma anche come saranno utilizzate le loro risorse”.
“Chi causa dissesto va a casa”. “Gli amministratori che non rispetteranno le regole non potranno assumere personale, si vedranno bloccate le spese discrezionali, dovranno insomma ridurre le spese (perchรฉ altrimenti dovranno richiedere risorse aggiuntive ai propri amministrati). Chi causa dissesto non solo andrร a casa, ma non sarร rieleggibile ad alcuna carica”. Ovvero “responsabilizzazione con le buone o con le cattive”.
“Il federalismo fiscale, da solo, perรฒ non basta per ridurre i centri di spesa – spiega il ministro leghista –ย una parte di tale riduzione lโabbiamo realizzata con il decreto legge sugli enti locali e il suo completamento si realizzerร con il Codice delle autonomie, allโesame del Parlamento, e con la prossima revisione costituzionale”
